E’ il momento che Virginia Raggi si accorga che è sola

Consiglieri che scappano dalle chat, assessori che assumono le fidanzate, consigli senza numero legale, gli attacchi degli avversari. Per la Sindaca di Roma il treno è arrivato al capolinea, è chiaro per tutti. Meno che per lei.

Virginia Raggi è sempre più isolata. I goffi tentativi di riacquisire consenso hanno provocato l’effetto contrario, così la maggioranza comunale della Sindaca perde due pezzi: i consiglieri Donatella Iorio e Marco Terranova lasciano la chat dei consiglieri di Roma in polemica con la Sindaca. Iorio e Terranova non gradiscono l’esposizione mediatica della Raggi. La goccia sarebbe stata la visita improvvisata della Sindaca a Papa Francesco con tanto di foto. “Sta tirando per la giacchetta persino il Santo Padre Vergogna!” avrebbero commentato nella chat. Più probabile sia anche una scusa per i due consiglieri per abbandonare la barca che affonda (la Raggi) e ricongiungersi con un M5S in linea con il progetto di “forza liberale e moderata” indicato da Luigi Di Maio.

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La Sindaca non più l’appoggio del Movimento per la ricandidatura, nonostante il post Facebook di Grillo di qualche settimana fa. L’alleanza con il Partito Democratico, che ha già scelto il nome dell’ex-ministro Roberto Gualtieri come candidato per il Campidoglio, impongono l’abbandono dell’ortodossia grillina di cui Raggi è esponente. Ortodossia che è stata una strategia vincente fino a qualche anno fa ma non riproponibile in questo nuovo 5 Stelle di stampo democristiano. Inoltre i rapporti tra la Raggi e gli esponenti dem della Capitale sono pessimi. L’ultima tensione ieri quando la Raggi annuncia i cantieri al Pantheon sul suo profilo Facebook. Purtroppo però si tratta di un cantiere voluto e finanziato dal Municipio I, guidato dalla presidente Sabrina Alfonsi eletta col Pd, che si è parecchio infuriata per il tentativo di prendersi i meriti della Sindaca. Nello stesso post, la Raggi ha anche parlato dei lavori a Piazza Venezia: “Restituiremo a cittadini e turisti una piazza ancora più bella. Così come abbiamo fatto con Piazza Venezia”, scriveva la Raggi. E la Alfonsi ribatte: “Coraggioso da parte sua rivendicare questo cantiere visto che l’intervento è stato finanziato con i fondi del Giubileo all’epoca del Sindaco Marino e la Sindaca Raggi ha impiegato solo 5 anni per realizzarlo”.

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Nemmeno dei fedelissimi ci si può più fidare. L’assessore Lemmetti aveva provato a fare assumere la compagna in un altro assessorato, con il risultato di fare infuriare Virginia e mettersi in ridicolo con la stampa. Virginia Raggi però non demorde e conferma di essere candidata per le elezioni comunali di ottobre, lo ha fatto capire chiaramente lanciando, qualche giorno fa, il simbolo e lo slogan “Avanti con CoRAGGIo” in suo sostegno. L’obiettivo è quello di lottare per raggiungere il ballottaggio. Un obbiettivo, a nostro avviso, improbabile.

Beppe Grillo e Virginia Raggi nel 2016

Un momento complicato anche dopo la brutta figura rimediata dalla maggioranza a causa del ridicolo commento del consigliere grillino Paolo Ferrara, che aveva postato la foto  di un tombino funzionante in risposta al tweet di un utente, in realtà taroccata dallo stesso Ferrara. A questo si aggiunge l’assedio delle opposizioni. La discussione nell’Aula del Campidoglio sulla drammatica situazione rifiuti nella Capitale e il rilancio di Ama, l’azienda responsabile dei servizi ambientali, è durata 5 ore. Il numero legale è stata raggiunto solo al quarto appello e con la presenza della stessa sindaca. “La regione Lazio guidata da Nicola Zingaretti e Massimiliano Valeriani, ha messo a disposizione 80 mln di euro per impianti rifiuti. Il comune di Roma non ha mai richiesto un centesimo“, segnala Carlo Calenda dal suo profilo Twitter, immediatamente ritwittato dal presidente della regione.

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