“Fa sesso in caserma e segna un’ora di straordinario”: condannato carabiniere

Il Tribunale di Ravenna ha condannato a 11 mesi un carabiniere per aver fatto sesso in caserma ed essersi segnato un’ora di straordinario. La difesa farà appello. Danno lordo da 15 euro

Fa sesso in caserma e segna un'ora di straordinario condannato carabiniere

Il giudice monocratico del Tribunale di Ravenna Natalia Finzi ha condannato a 11 mesi un carabiniere che la notte tra il 10 e l’11 gennaio 2018 si segnò un’ora di straordinario in caserma, tra mezzanotte e l’una, dicendo di dover svolgere un servizio per motivi “improcrastinabili e urgenti”. In realtà, secondo l’accusa, sostenuta in aula dalla pm Cristina D’Aniello, si sarebbe appartato con una donna per un rapporto sessuale. I fatti sarebbero avvenuti all’interno del Comando provinciale dell’Arma.

“Fa sesso in caserma e segna un’ora di straordinario”: condannato a 11 mesi

Il militare 49enne, all’epoca appuntato scelto in una stazione di Ravenna e ora in un’altra regione, era accusato di truffa, falso e “forzata consegna”. Inizialmente la donna aveva perfino sostenuto che il carabiniere l’avesse violentata. In realtà, come appurato nel corso delle indagini, il rapporto sarebbe stato consensuale. Da qui la denuncia e il processo per calunnia contro la donna, con sentenza prevista a maggio. Il danno allo Stato per l’ora di straordinario sarebbe di 15 euro lordi.

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Il difensore del militare di origini napoletane, l’avvocato Enrico Ferri, una volta lette le motivazioni della sentenza, farà appello. Il giudice si è preso 70 giorni per depositarle. “Il mio assistito – ha detto il legale, che in sede d’arringa aveva chiesto l’assoluzione – ritiene assolutamente di non essere responsabile dei reati, in ragione del fatto che ritiene provato di aver svolto ed eseguito l’attività lavorativa per cui ha richiesto lo straordinario e di non aver fatto false attestazioni”.

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