Sondaggi sui “leader”: Draghi in testa, seconda Meloni, poi Conte

Draghi in lieve calo, Meloni in crescita, infine Conte. Cambia la visione degli italiani nei confronti dei “leader” rispetto al “partito”.

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Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Credit: Giorgia Meloni Facebook

Il presidente del Consiglio Mario Draghi resta in testa al sondaggi politici sui leader più amati d’Italia, ma il suo consenso è già in calo. È quanto emerso dalla classifica prodotta da Tecnè, in collaborazione l’agenzia Dire. Il premier infatti vanta un gradimento del 56,1 per cento, molto più elevato rispetto agli altri leader, ma registra una diminuzione dell’1,7 per cento rispetto alla scorsa settimana. Al secondo posto della classifica si posiziona l’unica leader all’opposizione, la numero uno di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.  Si attesta il podio e un buon 40 per cento, ma resta distante dall’ex presidente della Bce (Banca Centrale Europea). A seguire si piazza l’ex capo di Palazzo Chigi, Giuseppe Conte, ora alla guida del Movimento 5 stelle. Il suo consenso sale al 35,8 per cento, con una crescita dello 0,6 per cento rispetto alla settimana scorsa.

Quarto e quinto posto se li aggiudicano, rispettivamente, il leader della Lega Matteo Salvini e il segretario del Partito Democratico Enrico Letta. Il primo registra però un calo dello 0,2 per cento, scendendo al 33 per cento. Il secondo invece un aumento dello 0,4 per cento, arrivando al 28,4 per cento.

Come cambia la visione degli italiani nei confronti dei “leader” rispetto al “partito”

I sondaggi sui partiti

I sondaggi sui leader politici mostrano un’altra realtà rispetto poi alle intenzioni di voto. Per quanto riguarda la visione più ampia dell’intero partito, rispetto alla singola persona, la classifica è totalmente differente. Al primo posto nei sondaggi politici che comprendono i partiti si trova sempre la Lega, seppur in calo di uno 0,6 per cento. Al momento il 22,6 per cento delle persone voterebbe il partito del Carroccio. Al secondo posto il Partito democratico che, al contrario della Lega, lentamente cresce. Questa settimana per esempio guadagna uno 0,2 per cento, raggiungendo il 18,5 per cento. Ora solo un 4,1 per cento lo separa dal partito di Salvini.

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Subito dopo il Pd si trova Fratelli d’Italia. Anche il partito di Meloni cresce dello 0,2 per cento e arriva al 18 per cento. È l’unico gruppo di centrodestra a registrare un aumento dei consensi. Pochissima la distanza con i dem. Aumenta le sue preferenze anche il Movimento 5 stelle che, con un aumento dello 0,3 per cento, si piazza al 16,3 per cento. Forza Italia si trova al quinto posto, con il 10,1 per cento, dopo aver perso lo 0,2 per cento.

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L’apprezzamento di Draghi

Va da sé che la differenza tra i sondaggi sui leader e quelli sui partiti dipendono dalle decisioni prese in merito alla gestione della pandemia. È una dimostrazione il percorso di apprezzamento del premier Draghi. Il numero uno di Palazzo Chigi è partito con un 60 per cento delle preferenze tra il 13 febbraio e il 19 marzo, nel primo mese di mandato. I cittadini chiedevano discontinuità con il governo precedente e le modalità di emanazione dei Dpcm da parte di Conte. Per questo il calo più decisivo per Draghi è stato registrato proprio in corrispondenza dell’illustrazione delle misure restrittive inserite nel nuovo decreto.  Tra il 19 marzo e il 1 aprile il consenso nei confronti del presidente del Consiglio è diminuito del 4,5 per cento, passando dal 60,6 per cento al 56,1 per cento.

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