“Fai bene ad avere paura quando scendi dall’auto!”: così l’arresto di un militare afroamericano [VIDEO]

Due agenti di polizia americani hanno arrestato brutalmente un sottotenente di origine afroamericana, Caron Nazario. “Ho paura ad uscire dall’auto”, dice il militare ai poliziotti, mentre questi rispondono: “Sì, dovresti averla!”. A testimoniare i fatti la body cam di uno dei due agenti. 

arresto di Caron Nazario - meteoweek.com
l’arresto di Caron Nazario – meteoweek.com (fotogramma tratto dal video)

Un sottotenente dell’esercito degli Stati Uniti ha citato in giudizio due agenti di polizia dello stato della Virginia, dopo l’ennesimo atto di razzismo perpetrato dalle forze dell’ordine americane. Caron Nazario ha infatti dichiarato che i due agenti, durante un controllo effettuato a un posto di blocco, lo hanno prima ammanettato, poi colpito al viso con dello spray al peperoncino e gettato a terra. A testimoniare quanto accaduto è anche un filmato registrato dalla body cam indossata da uno dei due poliziotti – filmato attraverso il quale è possibile sentire lo scambio di parole tra i tre.

Caron Nazario: “Gli agenti americani operano con abusi di potere e razzismo”

Secondo quanto viene riportato da The Washington Post, i fatti risalgono allo scorso dicembre, e si sarebbero verificati lungo una strada della città di Windsor (Virginia).  Le immagini che testimoniano quanto accaduto sono state registrate sia dal video del cellulare di Nazario, che dalla body cam indossata dall’agente che ha eseguito il suo arresto. Come è possibile osservare dal video, Caron Nazario (sottotenente dell’esercito degli Stati Uniti di origine latina e afroamericana) indossava la sua uniforme dell’esercito, e al momento del fermo avrebbe ricevuto ordini contrastanti da parte dei due agenti. “Onestamente ho paura di uscire”, si sente inoltre dire dal sottotenente, mentre uno dei due poliziotti che lo ha fermato replica con un secco e minaccioso: “Sì, dovresti averla!”.

l'arresto di Caron Nazario - meteoweek.com (fotogramma tratto dal video)
l’arresto di Caron Nazario – meteoweek.com (fotogramma tratto dal video)

Nella causa, per la quale il sottotenente viene seguito dall’avvocato Jonathan Arthur, Nazario afferma che i suoi diritti costituzionali sono stati violati. Secondo quanto viene ricostruito, Nazario stava tornando a casa quella sera, mentre è stato fermato dal posto di blocco installato lungo la strada. Dalle ricostruzioni offerte dall’agente di polizia di Windsor, Daniel Crocker, il veicolo di Nazario stava procedendo senza targa posteriore e con i vetri oscurati. Inoltre, durante la comunicazione radio con la centrale, avrebbe spiegato che l’autista –  ovvero Nazario  – stava cercando di “eludere la polizia”.

Dalla posizione presa dal legale del sottotenente, invece, è merso che Nazario  che non stava cercando di eludere il posto di blocco, quanto piuttosto di fermarsi in una zona più illuminata della strada, nel “rispetto della sicurezza” e “per rispetto nei confronti degli ufficiali”. Inoltre, quando i due agenti hanno raggiunto il SUV di Nazario la targa posteriore era ben visibile – ha spiegato il legale alla stampa americana.

LEGGI ANCHE: Rubava scarpe alle donne per odorarle: in casa una collezione completa

Inoltre, gli ordini impartiti a Nazario sarebbero stati incoerenti: dapprima gli avrebbero infatti chiesto di mostrare le mani fuori dall’auto, poi gli avrebbero imposto di scendere dall’auto senza però dargli il permesso di togliersi la cintura o di ritirare le mani dalla loro vista. Proprio per questo suo temporeggiare, dunque, gli agenti si sono avvicinati alla sua auto, lo hanno aggredito con lo spray e lo hanno fatto uscire, a forza, dal suo veicolo.

LEGGI ANCHE: A San Marino riaprono i ristoranti anche la sera: dal 26 aprile anche cinema e teatri

“Le telecamere hanno catturato dei comportamenti in linea con la tendenza disgustosa, a livello nazionale, degli agenti delle forze dell’ordine. Agenti che, credendo di poter operare nella completa impunità, si impegnano in abusi di potere, in comportamenti non professionali, scortesi, razzisti, pericolosi e talvolta persino letali…”, avrebbe spiegato il sottotenente Nazario dopo aver citato in giudizio i due agenti di polizia.

Impostazioni privacy