Ascanio Celestini a Meteoweek: “La pandemia ha aumentato le disparità nel mondo dello spettacolo” [VIDEO]

All’occupazione del Globe Theatre di mercoledì scorso era presente anche l’attore e regista Ascanio Celestini, venuto a supportare la protesta dei lavoratori del mondo dello spettacolo.

“Chi è presente qui oggi non chiede semplicemente la riapertura dei teatri, ma chiedono che ci sia una discussione sui problemi della categoria”. A parlare è l’attore e regista Ascanio Celestini, che abbiamo incontrato nel corso della protesta dei lavoratori dello spettacolo al teatro Globe di Roma, che è stato anche occupato.

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Il focus di questa forma di protesta e delle iniziative che seguiranno dunque non è fare pressione affinché i luoghi di performance dal vivo vengano riaperti al pubblico, bensì l’obiettivo finale è modificare una volta per tutte le condizioni di lavoro della categoria, storicamente condannata alla precarietà, al nero e ad una scarso riconoscimento presso le Istituzioni.

Nel corso dell’intervista ai microfoni di Meteoweek Celestini sottolinea poi le difficoltà che incontreranno le piccole realtà dello spettacolo che “facevano fatica prima e faranno il triplo della fatica domani. Una riapertura per uno spazio di 150 posti è praticamente impossibile. […] I sussidi dati fino ad adesso hanno fatto sopravvivere i più piccoli, mentre i più grandi hanno tenuto insieme intere aziende. Questa fase ha creato disparità ancora più grosse ed è lì che bisogna lavorare”.

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Una testimonianza significativa, che ha voluto sottolineare e ribadire le ragioni di intere categorie professionali messe in ginocchio dalla pandemia, dai lockdown e anche dall’incapacità a gestire questo tipo di professionalità in una fase certamente delicata.

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