Coronavirus, nuovo cambio di colore: l’Rt nazionale scende a 0.85

Segnali di miglioramento sul fronte Coronavirus. Cala l’Rt medio nazionale, ora a 0.85 rispetto allo 0.92 della scorsa settimana. Diminuisce anche l’incidenza settimanale, pari a 160,5 casi per 100mila abitanti. Intanto, alcune regioni potrebbero cambiare colore a partire da lunedì.

Primo maggio in rosso, poi si procederà con le riaperture. Dopo la Festa dei lavoratori, che vedrà quasi sicuramente l’Italia di nuovo in lockdown , potrebbe scattare il ritorno delle zone gialle, congelato dal precedente decreto.  Si fa strada l’ipotesi di riaperture a partire da inizio maggio, in particolar modo nelle zone con meno contagi e più anziani vaccinati. Ma qualche novità, sui colori delle regioni, arriva già oggi. Puglia, Sardegna e Valle d’Aosta vedranno molto probabilmente confermata la zona rossa, mentre la Campania potrebbe passare in zona arancione. Attesa per oggi, infatti, la cabina di regia dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute da cui dipenderà la firma delle ordinanze che decideranno i colori delle Regioni, a partire da lunedì prossimo. Segnali di miglioramento arrivano dall’Rt medio nazionale, questa settimana a 0.85 rispetto allo 0.92 della scorsa settimana. Diminuisce anche l’incidenza settimanale, pari a 160,5 casi per 100mila abitanti nel periodo che va dal 5 all’11 aprile rispetto ai 210,8 per 100mila abitanti della scorsa settimana.

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Si resta lontani, ancora, dai 50 casi per 100mila abitanti che permetterebbe una riapertura totale ma segnali di miglioramento arrivano anche dalle terapie intensive, dove il numero di persone ricoverate è passato da da 3.743 del 6 aprile a 3.526 del 13 aprile dello stesso mese. Tuttavia, restano 14 Regioni con un tasso di occupazione in intensiva e aree mediche sopra soglia. Quanto al colore delle regioni, quelle in arancione dovrebbero rimanere nella stessa fascia. Alcune, potrebbero addirittura passare in giallo, opzione non prevista dal precedente decreto. Dati positivi, ad esempio, arrivano da Lombardia, Lazio, Liguria, Veneto, Piemonte, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Molise e Umbria, così come Trento e Bolzano. Buoni anche i dati della Calabria, messa però sotto pressione dalla lentezza del piano vaccinale.

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La nuova mappa dell’Italia a partire da lunedì 19 aprile vedrebbe in rosso la Sicilia, la Valle d’Aosta, la Puglia e la Sardegna. In arancione anche la Campania, l’Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Toscana, Umbria e Veneto e le Province autonome di Bolzano e Trento. Una decisione è attesa per oggi, mentre proprio alle 15 si attende una conferenza stampa del Premier Mario Draghi.

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