Inchiesta mascherine: spunta il nome di D’Alema. Ecco a che punto sono le indagini

L’indagine sul materiale sanitario fornito alla regione Lazio continua. L’ex-premier verrà ascoltato dai giudici ma non risulta tra gli indagati. I fatti. 

I pm di Roma vogliono ascoltare Massimo D’Alema in quanto persone informata dei fatti sulla vicenda delle mascherine della regione Lazio, l’ex-presidente del consiglio non risulta tra gli indagati. Insieme a lui è stata chiesta anche la presenza della sottosegretaria all’Economia, Maria Cecilia Guerra.

Il filone delle indagini in cui D’Alema verrà ascoltato riguarda l’inchiesta per traffico di influenze che coinvolge gli imprenditori Vittorio Farina, Andelko Aleksic e Roberto De Santis (vicino all’ex-premier) e l’ex-ministro di Forza Italia Francesco Saverio Romano. Farina attualmente si trova agli arresti domiciliari con l’accusa di falsificazione dei certificati in una partita da 5 milioni di mascherine vendute a marzo 2020 alla Regione Lazio.

LEGGI ANCHE: Coronavirus, l’Italia verso la riapertura: ma la maggioranza resta divisa

Farina, re delle tipografie, in passato ha finanziato con 100 mila euro la fondazione Open di Matteo Renzi ed è in ottimi rapporti con Luigi Bisignani, diventato protagonista di uno dei mega affidamenti di dispositivi individuale all’ente guidato da Nicola Zingaretti, che risulta parte lesa. I sospetti su Farina si allargano inoltre ai suoi presunti rapporti con l’ex-Commissario nazionale all’emergenza Covid Domenico Arcuri, indagato per aver favorito l’acquisto meno vantaggioso della fornitura di 800 milioni di mascherine per un totale di 1.25 miliardi di euro.

I fatti risalgono all’agosto del 2020, quando Vittorio Farina incontra Luigi Bisignani, informandolo di un pranzo tra De Santis e D’Alema, a cui seguirà un incontro tra De Santis e Arcuri. “Che i rapporti con De Santis e l’ex presidente D’Alema siano finalizzati a ottenere un incontro con Domenico Arcuri emerge dalle successive telefonate”, scrivono gli inquirenti. “Domenico mi ha promesso che se gli arriva la lettera, autorizza quell’acquisto” si legge nelle intercettazioni. E ancora “Comunque ti dico che il il… adesso ti arriva l’ordine di cento, cento, cento più le mascherine è in trasmissione”.

LEGGI ANCHE: “Con Speranza non è semplice, ma è necessario”, dice Salvini. E Giorgia Meloni colpisce entrambi

L’Autorità giudiziaria ha anche disposto il sequestro preventivo del profitto dei reati contestati per un importo di quasi 22 milioni di euro, a carico dei tre arrestati e della società milanese European Network tlc srl,  facente capo ad Aleksic, nei cui confronti è stata emessa la misura interdittiva del divieto di contrarre con la Pubblica amministrazione.

Impostazioni privacy