Passaporto vaccinale per spostarsi tra regioni: cos’è e come funziona

In Italia per spostarsi tra regioni di colore diverso potrebbe essere necessario un passaporto vaccinale. Il Governo sta pensando ad un documento che permetta a coloro che hanno ricevuto il siero anti-Covid, che sono guariti oppure negativi a tampone di tornare il più possibile alla normalità. Le tempistiche sono però ancora da definire.

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Il passaporto verrà utilizzato in diversi ambiti di ripresa: dal turismo allo spettacolo – meteoweek.com

L’Italia si prepara a tornare alla normalità in vista dell’estate, ma a patto che sia Covid-free. La popolazione infatti presto potrebbe ottenere maggiori libertà di movimento e azione, seppure tramite l’utilizzo di un passaporto vaccinale. Un documento che, in modi diversi, possa dimostrare che non si è positivi al virus. Ciò potrà avvenire tramite la certificazione di avvenuta somministrazione delle due dosi del vaccino, un attestato di recente guarigione oppure un tampone dall’esito negativo effettuato nelle 48 ore antecedenti. Esso dovrebbe essere valido per spostarsi tra regioni di colore diverso, ma non solo. Le ipotesi sono attualmente al vaglio da parte del Governo di Mario Draghi. Il metodo di controllo, ad ogni modo, sarà made in Italy. All’interno del Paese non verrà infatti utilizzato il Green Digital Certificate europeo presto in fase di attuazione nell’Ue.

Passaporto vaccinale: a cosa servirà

La decisione sulla realizzazione di un passaporto vaccinale italiano non è ormai più in discussione. I vertici politici stanno piuttosto valutando le ipotesi su come esso sarà materialmente – cartaceo o digitale, nonché entrambi – e sulle tempistiche entro il quale verrà reso operativo. La certezza è che tale documento dovrebbe riportare l’Italia un principio di normalità. Non permetterà infatti soltanto di riaprire i confini tra Regioni, anche di colore diverso. Esso dovrebbe consentire anche l’accesso ai luoghi pubblici finora rimasti chiusi, tra cui gli Stadi (la cui riapertura è in programma il 1° maggio) per eventi sportivi e concerti, le fiere e le conferenze. Una principale boccata d’aria dovrebbe essere tratta dal settore del turismo, ormai allo stremo. Ma non solo. L’estate potrebbe essere rosea per il Paese.

Sebbene il nome del pass faccia riferimento al vaccino, quest’ultimo non sarà l’unico ad assicurare la mancata positività al Covid-19 di coloro che vorranno spostarsi all’interno dell’Italia oppure accedere ai luoghi pubblici. L’idea sarebbe quella di creare un documento unico in cui venga rivelato se al soggetto sono state somministrate le due dosi del siero contro il virus, se è risultato negativo ad un tampone recente (“L’arco temporale è ancora da definire“, dicono da Palazzo Chigi. Dovrebbero essere tuttavia 48 ore) oppure se è guarito dal virus entro circa sei mesi. Riunire tutte queste possibilità in un unico certificato, però, richiederebbe la creazione di una piattaforma ad hoc. Poiché il Governo intende rendere operativo il passaporto vaccinale al più presto possibile, dunque, il progetto potrebbe concretizzarsi con il mostrare direttamente i singoli certificati del tampone, del medico oppure dell’hub all’aeroporto o agli ingressi degli impianti.

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Le differenze con il Green Digital Certificate

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Didier Reynders, commissario europeo alla Giustizia, ha spiegato cosa è il “Green Digital Certificate” – meteoweek.com

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Il passaporto vaccinale italiano in termini pratici non dovrebbe presentare grandi differenze con il Green Digital Certificate. Esso, tuttavia, avrà valenza esclusiva nei confini del Paese, mentre quest’ultimo è utilizzabile in tutta l’Unione Europea. Il suo compito è di rendere più semplice la libera circolazione tra gli Stati membri. Il commissario europeo alla Giustizia, Didier Reynders, in audizione davanti alla commissione Libe del Parlamento Europeo, a Bruxelles, tuttavia, ha voluto sottolineare come un attestato di vaccinazione non sia una “precondizione per la libertà di circolazione”. Il documento verde, in attuazione prima dell’inizio dell’estate, conterrà tre tipi di informazione: l’attestazione di vaccinazione contro il Covid-19, il risultato negativo di un test Covid o un esame che certifichi di guarigione dal contagio. Esso potrà essere richiesto – in forma digitale o cartacea – gratuitamente.

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