Infermiera contro il vaccino: “Non lo farò, a costo di essere sospesa”

Ha l’obbligo di sottoporsi alla vaccinazione Covid, eppure si oppone, l’infermiera piemontese dichiara: “Non lo farò. Ho in mente un piano B.” La donna rischia la sospensione dal lavoro, eppure la posizione di un’infermiera 40enne che lavora in una grande struttura sanitaria pubblica in Piemonte, ma è irremovibile: “Non mi vaccinerò, ma non sono una No Vax, né una negazionista”. racconta. Gli altri vaccini obbligatori per legge, li ha fatti tutti, ma sui sieri contro il Covid ha dei dubbi. “Non sono stati testati”,  spiega, “Non contagio i pazienti perché indosso la mascherina“.

vaccino

Gli infermieri e il vaccino

Eppure, non è propriamente così. Numerosi sono i casi di focolai scoppiati negli ospedali, proprio a causa degli infermieri. Il dott. Nicola Mumoli primario di Medicina degli ospedali di Magenta e Abbiategrasso, che fanno parte della ASST Ovest Milano, in merito anche al focolaio esploso tra gli infermieri del nosocomio abbiatense. “Due infermiere hanno manifestato sintomi molto lievi di covid, dopo la vaccinazione di gennaio. Abbiamo eseguito il tampone su tutti gli operatori sanitari e abbiamo trovato altri cinque infermieri positivi. Meno male che si sono vaccinati”, ha aggiunto  il primario,  “così i sintomi sono stati molto lievi. Dopo sette giorni dalla positività, abbiamo trovato il virus inglese , ma proprio grazie al vaccino non c’è stato bisogno di ricovero per loro“.

La scelta di non vaccinarsi

Dunque la scelta dell’infermiera è molto discutibile. Di tale decisione  della possibilità di non perdere il posto di lavoro, si sta occupando una squadra di avvocati. Alla domanda, “Perché gli altri vaccini sì e quello contro il Coronavirus, no?”, l’infermiera risponde: “Gli altri sono stati testati a lungo prima di essere usati, di questi invece non conosciamo gli effetti, soprattutto sul lungo periodo“. Nemmeno sulle responsabilità verso i pazienti che cura nutre alcun dubbio perché “i dispositivi di protezione, come le mascherine, dovrebbero diminuire le probabilità di contagio, tant’è che io non mi sono ancora ammalata”.

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Dovrà lasciare il lavoro, se non si vaccina, rinunciare allo stipendio, eppure, la donna dice che a spaventarla di più è la prospettiva di una vaccinazione di massa. “Ho letto il decreto”, dice, “e non parla di licenziamento, ma di sospensione dal posto di lavoro“. L’infermiera anti vaccino Covid, infine, è convinta che altri colleghi, già con parecchie perplessità sullacampagna vaccinale, non risponderanno al richiamo e non la lasceranno sola in questa che considera come una protesta ideologica

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