Consiglio ministri, ecco il piano da 221 miliardi di Mario Draghi

Consiglio ministri, ecco il piano da 221 miliardi di Mario Draghi. Tutte le proposte per la ripresa

Mario Draghi-Meteoweek.com

Il premier Mario Draghi ha portato in Consiglio dei ministri un piano nazionale per la ripresa economica da 221,5 miliardi. Di questi, 191, 5 sono legati al Recovery Fund e 30 per le opere “extra Recovery“. Si stima che le misure valgano 3 punti di Pil nel 2026.

L’intento è non solo di «riparare i danni della pandemia», ma anche di contrastare «debolezze strutturali» della nostra economia. Nel piano sono previste 135 linee di investimento. E si precisa che questo progetto «non cambierà», di fronte alle tantissime richieste che in queste ore stanno emergendo dai partiti.

Resta da sciogliere i nodi in merito alla governance del piano, che tiene in agitazione i ministri.  Draghi  ha trovato un clima costruttivo nell’incontro sul Recovery che in mattinata vede coinvolti i vari capi delegazione, compreso il leghista Giancarlo Giorgetti. Per ciò che concerne il tema aperture, Draghi non torna indietro. Anche se, dicono da Palazzo Chigi, il governo scioglierà i dubbi delle Regioni e ogni 15 giorni si faranno controlli sui dati per optare eventuali nuove aperture.  In breve, se i dati sul contagio e sui vaccini segneranno miglioramenti, il coprifuoco alle 22 non proseguirà fino al 31 luglio.

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Draghi nelle prossime ore realizzerà la sua informativa in Cdm sul Pnrr e ascolterà le varie proposte messe in campo, ma il Piano, a livello strutturale, non cambierà. L’ok giungerà solo dopo un nuovo Consiglio dei ministri, che si terrà prossima settimana, dopo l’informativa che il premier terrà lunedì e martedì alle Camere.

Italia viva, dopo aver letto le tabelle del progetto, ha commentato: «Prima era un elenco di spese, oggi è un piano per rilanciare il Paese». Ma gli altri partiti chiedono di sistemarlo, asserendo di non aver ancora dato uno sguardo al testo completo del Pnrr (la prima bozza sarebbe scritta in inglese).

Il piano prevede per quanto concerne la digitalizzazione 42,5 miliardi, per il Green 57 miliardi, per le infrastrutture 25,3 mld, per istruzione e ricerca 31,9 miliardi. Vengono inoltre messi in campo per settore inclusione e coesione 19,1 miliardi, per la salute con 15,6 miliardi  (in tutto 19,7 miliardi, aggiungendo altri fondi).

Tuttavia il Pd, che in riunione sarà rappresentato da Andrea Orlando, vuole «attenzione alle clausole per l’occupazione delle donne e dei giovani, al Mezzogiorno, il potenziamento del progetto per l’autosufficienza, la garanzia sulla sicurezza per il cloud dei dati pubblici, la richiesta di chiarimento sulla strategia per la rete unica». Fonti di governo di Forza Italia spingerebbero su Sud, Pa e sulla partecipazione di enti locali all’applicazione del progetto. Leu si oppone a interventi che possono condurre a un maggiore inquinamento. M5s dà battaglia sul Superbonus.  La discussione è appena cominciata.

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