Bankitalia su Pil: «Sopra 4% in 2021 è possibile se piano vaccini avrà successo»

Bankitalia su Pil: «Sopra 4% in 2021 è possibile se piano vaccini avrà successo nel ridurre i timori di contagio è plausibile attendersi una stabilizzazione della situazione economica»

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Eugenio Gaiotti, capo Dipartimento Economia della Banca d’Italia, in un intervento sul Def di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato ha fatto il punto sulla situazione. «Il quadro macroeconomico tendenziale presentato nel Def, che prevede una crescita del 4,1 per cento nell’anno in corso e del 4,3 nel 2022, è nel complesso coerente con le prospettive che ho delineato», ha detto Gaiotti.

«Le stime per quest’anno», prosegue Gaiotti, «e per il prossimo si collocano all’interno del ventaglio delle valutazioni degli osservatori censiti da Consensus Economics e dei principali previsori. Gli organismi internazionali prefigurano quest’anno una crescita per l’economia italiana superiore al 4 per cento. L’aggiornamento delle proiezioni della Banca d’Italia pubblicate in gennaio sulla base delle informazioni più recenti indica che questo risultato è possibile: se il piano di vaccinazioni avrà successo nel ridurre i timori di contagio è plausibile attendersi una stabilizzazione della situazione economica e l’avvio di una ripresa significativa nella seconda parte dell’anno».

«In Italia l’attività economica ha risentito della nuova ondata dei contagi anche nel primo trimestre», ha detto il capo del Dipartimento Economia di Bankitalia, «È plausibile che nella seconda parte dell’anno si possa avviare una ripresa significativa, trainata dagli investimenti e, più gradualmente, dai consumi; le prospettive sono però fortemente condizionate dal successo delle campagne vaccinali e dall’avvio del Piano nazionale di ripresa e resilienza. Assicurare la riduzione dei contagi è condizione indispensabile per sostenere l’economia».

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Gaiotti spiega inoltre che «in Italia tutti gli indicatori che noi osserviamo (tra questi i consumi di energia, i flussi di trasporto, i pagamenti al dettaglio) sono in moderato recupero rispetto alla fine del 2020; nel complesso suggeriscono che l’attività economica potrebbe essere rimasta pressoché stabile nei primi tre mesi dell’anno in corso, dopo la forte caduta del trimestre precedente, ma con andamenti disomogenei tra settori. Valutiamo che la produzione industriale possa essere cresciuta di poco meno dell’uno per cento nel primo trimestre; sarebbero invece rimasti deboli i servizi. Questi andamenti indicano la resilienza dell’economia, ma allo stesso tempo il persistente freno posto dai nuovi contagi».

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«Nel quadro programmatico, forniscono ulteriore impulso alla crescita il nuovo pacchetto di misure di sostegno, i cui dettagli saranno resi noti solo nei prossimi giorni, e il potenziamento, anche con risorse nazionali, del Pnrr», afferma Gaiotti.  «Sostenere nel tempo gli effetti sulla crescita degli interventi previsti nell’ambito del Pnrr, che sarà reso noto nei prossimi giorni, richiede che sia posta attenzione alla loro efficacia nell’aumentare non solo la domanda aggregata ma anche la capacità produttiva del Paese e che le riforme volte a rendere più favorevole l’ambiente in cui si svolge l’attività economica abbiano concreta attuazione».

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