Uccisa dall’ex compagno mentre dormiva con il figlio in braccio

Orribile delitto di rabbia, follia e disperazione: la giovane donna aveva lasciato il compagno che ha fatto irruzione in casa. “Volevo vedere mio figlio” le parole dell’assassino alla polizia.

Stava dormendo con il suo bambino in braccio quando è stata pugnalata dal suo ex compagno: l’orribile delitto è avvenuto in Brasile, a San Pedro da Aldeia, nell’appartamento della vittima. Lais Goncalves da Silva, 30 anni, si era assopita sul divano di casa insieme al figlio. Era una madre single: aveva infatti interrotto il suo rapporto con Luiz Claudio Carvalho, 24 anni, il padre del bimbo. L’uomo, secondo le testimonianze raccolte, non avrebbe reagito bene alla rottura. Ed è questo il movente che – secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe spinto l’uomo ad uccidere l’ex compagna.

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La donna stava dunque dormendo nella sua casa quando Carvalho si è introdotto di nascosto nell’appartamento. Ancora non è chiara la dinamica dei fatti: il 24enne – che subito dopo l’omicidio si è consegnato alla polizia –  ha dichiarato di aver agito in modo impulsivo: da tempo non vedeva suo figlio e aveva voglia di stare con lui. Secondo le sue dichiarazioni l’uomo ha però aggiunto che la donna lo avrebbe minacciato con un coltello che poi lui è riuscito a toglierle dalle mani e per difendersi l’ha colpita.

 

Una versione dei fatti a cui però non crede la famiglia di lei, e nemmeno la polizia. Il 24enne è stato quindi  arrestato con l’accusa di omicidio. L’ipotesi è che l’uomo abbia agito per vendicarsi della scelta della 30enne che lo aveva lasciato. Ora l’uomo è in attesa di processo, se fosse confermata l’accusa rischia fino a 30 anni di carcere.

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La vittima, qualche giorno prima di essere uccisa, aveva sporto una denuncia: la giovane madre aveva raccontato di essere stata aggredita dal ragazzo, per il quale era stato emesso un ordine restrittivo. Questo particolare, naturalmente, getta una ulteriore ombra sulla ricostruzione del giovane assassino: saranno le indagini e la magistratura a definire – almeno dal punto di vista giudiziario – quello che è successo negli ultimi momenti di vita di Lais Goncalves da Silva.

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