Usa, l’audio iraniano che mette in imbarazzo Kerry: chieste dimissioni inviato speciale Biden

L’ex segretario di Stato si difende dopo le accuse di aver rivelato dettagli di operazioni militari israeliane a Teheran 

John Kerry-Meteoweek.com

Un audio registrato dagli iraniano e giunto in mano ai media statunitensi sta mettendo in imbarazzo John Kerry, accusato, secondo quanto risulterebbe dall’audio in questione, di aver svelato all’Iran, quando era segretario di Stato, alcuni dettagli di operazioni militari di Israele.

Questa accusa ha fatto scatenare polemiche da parte di commentatori ed esponenti repubblicani che chiedono che l’inviato di Joe Biden per il clima si dimetta. Il senatore Sullivan ha chiesto le dimissioni di Kerry affermando di essere scioccato nel venire a conoscenza del fatto che «un ex segretario di Stato, ora membro del Consiglio Nazionale di Sicurezza del presidente, ha rivelato segreti di uno dei nostri principali alleati della regione ad un nemico giurato». 

Con un messaggio su Twitter, Kerry si è difeso dalle accuse smentendo quanto uscito ieri sul New York Times in merito all’audio che il ministro degli Esteri iraniano, Mohammad Javad Zarif, ha registrato nel mese di marzo dicendo che Kerry gli rivelò che Israele ha attaccato obiettivi di Teheran in Siria circa 200 volte.

«Questa storia e queste accuse sono inequivocabilmente false, questo non è mai successo quando ero segretario di Stato né dopo», ha tuonati Kerry.

Zarif-Meteoweek.com

Durante la registrazione, Zarif ha detto di essersi stupito della suddetta rivelazione, ma non specifica quando Kerry gliel’avrebbe fatta. Kerry fu segretario di Stato dal 2013 al 2017. Sullo stupore di Zarif, il portavoce del Dipartimento di Stato Ned Price, si è detto alquanto scettico:«vorrei solo far notare che se guardiamo alla stampa di allora, non era certo un segreto, ed i governi coinvolti parlavano pubblicamente» di questo tipo di attacchi.

Nel 2018 un funzionario israeliano confermò che Israele ha attaccato 200 obiettivi di Teheran in Siria. Si tratta della prima ammissione pubblica israeliana in merito alla campagna segreta israeliana di cui si sospettava da diverso tempo. Le rivelazioni sulla presunta conversazione in merito a Israele intercorsa tra Kerry e Zarif giunge in una fase in cui il governo Biden ha stabilito un dialogo indiretto con l’Iran che potrebbe condurre entrambe le parti a rispettare l’intesa sul nucleare firmata da Barack Obama e poi tralasciata da Trump.

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Israele contrasta il ritorno degli Usa alla suddetta intesa. I repubblicani, ora, accusano Kerry di aver tradito l’alleato e l’ex ambasciatore di Trump all’Onu, Nikki Haley, lo definisce un atteggiamento “disgustoso“. «Biden e Kerry devono spiegare perché Kerry ha dato informazioni a Israele, principale sponsor terrorismo, pugnalando alle spalle uno dei nostri principali alleati».

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