Ciro Grillo, dettagli choc dalle indagini:«Schiaffi su schiena e natiche»

Dall’inchiesta sono emersi nuovi dettagli choc sul presunto stupro ai danni della 19enne italo svedese da parte di Ciro Grillo e tre suoi amici nel 2019 in Sardegna. Ecco cosa è successo 

Dall’inchiesta portata avanti dalla procura di Tempio Pausania sul presunto stupro di una 19enne italo svedese da parte di Ciro Grillo e tre suoi amici in Sardegna nell’estate 2019, sono emersi nuovi dettagli choc. La Procura sta ridefinendo i capi di imputazione per alcuni dei ragazzi coinvolti nell’inchiesta. È quanto riporta Adnkronos.

Nello specifico, si modifica il secondo capo di imputazione inerente alcune  foto e frame in cui si vedono a tratti due, a tratti tre ragazzi coi genitali scoperti appoggiati sulla testa dormiente di R.M., l’amica di S.J. In alcune delle foto, poiché sfocate, il viso dei ragazzi non si vede. Nel corso degli ultimi interrogatori, i giovani hanno dato la propria versione dei fatti. Uno di loro, Francesco Corsiglia, si è smarcato affermando di stare dormendo e come prova ha dichiarato di non essere in nessuna delle fotografie.

Al termine degli interrogatori il procuratore e la pm si sono messi di nuovo al lavoro per ridefinire quanto accaduto, inclusi interrogatori e indagini difensive dei legali. Per ora manca la consulenza di Marco Salvi, medico legale incaricato dai legali di Grillo di indagare su quanto dichiarato dalla 19enne che accusa Ciro Grillo e gli amici di stupro di gruppo su di lei.

Salvi ha detto che il suo lavoro si baserà «sulle carte, non devo certo periziare la ragazza. Con a disposizione gli atti dell’indagine, la documentazione, le testimonianze ed eventuali certificazioni sanitarie, il mio compito sarà cercare di capire, dal punto di vista medico legale, le sue condizioni psicofisiche al momento del fatto».

Ciro Grillo-Meteoweek.com

Nel frattempo sarebbero emersi nuovi particolari inquietanti dalle carte della Procura. Secondo l’Adnkronos, gli investigatori parlano di «schiaffi sulla schiena e sulle natiche» di S.J. Tornata dalla Sardegna, la ragazza si è recata alla clinica Mangiagalli di Milano per una visita e poi ha denunciato i quattro ragazzi.

Nonostante l’indagine si sia conclusa oltre cinque mesi fa, gli ultimi interrogatori hanno determinato la riapertura del fascicolo. Questo perché dopo gli ultimi racconti i giovani hanno dato ulteriori informazioni su alcuni fatti e su alcune foto agli atti. Tra questi, c’è il filmato di cui parla Beppe Grillo nel video diventato virale in cui dice che il figlio e gli amici «non sono stupratori ma sono quattro co…i», e che «è strano che la ragazza abbia presentato la denuncia solo dopo otto giorni».

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Solo al termine delle indagini ‘suppletive’ sarà depositato un nuovo avviso di fine inchiesta. Da quel momento la Procura chiederà o il rinvio a giudizio o il non luogo a procedere nei confronti dei quattro ragazzi, che smentiscono e affermano che la ragazza «era consenziente».

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