Covid, Speranza: “Serve unità, la riforma della Sanità che è la nostra vera sfida”

Intervento in Aula del ministro della Salute Speranza, contro le mozioni di sfiducia. Serve unità: “La riforma della Sanità che è la nostra vera sfida”. “Oltre 81mila assunzioni tra medici, infermieri e sanitari dall’inizio dell’emergenza, con +106% posti letto in terapia intensiva”.

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il ministro Speranza in Aula per rispondere alle mozioni sfiducia – meteoweek.com

Con la Lega che ha infine votato contro le mozioni di sfiducia presentate al Senato da Fratelli d’Italia, Italexit e Alternativa C’è contro il ministro della Salute Roberto Speranza, la linea condivisa dal partito di Salvini è quella della fiducia a Draghi. Mentre le parole pronunciate dallo stesso ministro Speranza durante il suo intervento al Senato, scandiscono chiaramente un messaggio deciso: “In un grande Paese non si fa politica su una grande epidemia“. Chiamato a rispondere delle accuse mosse dalle tre mozioni, Speranza ha parlato di un “linguaggio d’odio“, con il quale le opposizioni cercano di “sfruttare l’angoscia degli italiani per miopi interessi di parte”. Con un piano pandemico che ora c’è, ed è stato aggiornato, il ministro ha ribadito l’importanza dell’unità: “Per combatterlo [il virus, ndr.] dobbiamo essere uniti”. E ha messo nero su bianco, oltre alla questione relativa allo “studio Merler”, il suo operato fino a questo momento.

Reclutamento personale e istituzione delle Usca

“Dall’inizio dell’emergenza ad aprile 2021 sono state reclutate 81.236 unità di personale, di cui 17.634 a tempo indeterminato, in particolare 20.192 medici, 32.064 infermieri, più di 15.900 operatori socio sanitari, oltre a tecnici di radiologia, di laboratorio, assistenti sanitari, biologi e altre professionalità”. Questo il tema impugnato dal ministro Speranza nel suo discorso in Aula al Senato, pronto a ribattere alle accuse mosse con le mozioni di sfiducia.

“A maggio con il dl 34 – ha poi ricordato il ministro – è stato introdotto il piano di potenziamento dei presidi ospedalieri per un adeguamento strutturale dei reparti, con risultati significativi: i posti letto in terapia intensiva nel nostro Paese sono aumentati del 106%, prima dell’emergenza c’erano 5.179 posti letto, al 1 marzo 2021 ne sono attivi 9.018 e altri 1.667 possono essere attivati utilizzando i dispositivi già trasferiti alle Regioni”.

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il ministro della Salute, Roberto Speranza (foto di archivio) – meteoweek.com

Rispondendo poi al rilievo di una “parziale istituzione” delle Usca (Unità Speciali di Continuità Assistenziale), Speranza ha sottolineato: “Le Usca sono state istituite proprio su mia iniziativa una ogni 50.000 abitanti, dunque 1.200 Usca sul territorio nazionale. Mi fa piacere che oggi ne venga riconosciuto il valore anche da chi non sostenne allora il provvedimento. Dai dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome risulta che, a oggi, sul territorio nazionale sono state attivate 1.339 Usca, più di quelle previste. Ci lavorano 6.562 medici, 2.105 infermieri, 66 assistenti sociali, 134 psicologi e oltre 240 altre figure professionali. Li ringrazio ancora una volta per il lavoro fondamentale che stanno svolgendo”.

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Somministrazione tamponi e tasso di letalità

La nostra capacità di somministrazione dei tamponi oggi è 100 volte superiore rispetto a febbraio e marzo scorso: allora c’erano in media 3.000/3.500 tamponi al giorno, oggi tra antigenici e molecolari ne facciamo stabilmente molti più di 300.000 al giorno”, ha spiegato il ministro della Salute Roberto Speranza durante il suo intervento in Aula. Per quanto riguarda il tasso di letalità del virus nel nostro Paese, invece, il ministro ha spiegato che i dati si presentano in linea a quelli registrati negli altri Stati europei.

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Il tasso della letalità sui casi a partire dal 16 luglio 2020 è del 2,2%, un dato in linea con gli altri Paesi. Solo nella prima ondata l’Italia ha avuto un tasso di letalità più elevato, dovuto evidentemente alla durezza dell’impatto del Covid nelle regioni del nord; nella seconda i dati dell’Italia si sono mantenuti in linea con la media europea e mondiale”, ha infatti sottolineato Speranza, che ha evidenziato anche come, per quanto riguarda le cure domiciliari, è stata aggiornata ad aprile la circolare di fine 2020.

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