Cna, nuovi oneri per imprese che hanno ricevuto i contributi a fondo perduto Covid

Allarme lanciato dalla Cna: previsti maggiori oneri fiscali per le imprese e i professionisti che hanno ricevuto i contributi a fondo perduto stanziati come sostegno alla pandemia. Più di 2 milioni le realtà coinvolte, “si va contro la semplificazione”.

Cna oneri fiscali - meteoweek
Cna, in aumento gli oneri fiscali – meteoweek.com

A lanciare l’allarme è la Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (Cna): prevista una maggiorazione degli oneri amministrativi per i 2 milioni di imprese e professionisti che hanno beneficiato dei contributi a fondo perduto stanziati nel corso del 2020, con lo scopo di fronteggiare i pesanti effetti economici provocati dalla pandemia. Come rilevato dalla Cna, il nuovo modello di dichiarazione dei redditi prevederà l’inserimento di una nota apposita relativa agli stessi stanziamenti offerti dall’Agenzia delle Entrate.

Cna: “Si va va in direzione opposta rispetto agli obiettivi di semplificazione”

Secondo quanto si apprende dalla rilevazione della Cna, sono in arrivo oneri maggiorati per 2 milioni di imprese e professionisti. Come viene spiegato, il nuovo modello di dichiarazione dei redditi prevederà infatti che la sezione relativa ai dati sugli Aiuti di Stato non sia più  soltanto limitata agli aiuti fiscali automatici, ma che ricomprenda anche tutti quegli stanziamenti erogati a fondo perduto da parte dell’Agenzia delle Entrate alle imprese ai professionisti in difficoltà a causa della pandemia.

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Come riportato dall’associazione, nel riquadro dunque “non sarà sufficiente inserire l’ammontare del contributo ricevuto, dovrà essere calcolato il risparmio d’imposta ottenuto dall’impresa in ragione della situazione reddituale dichiarata per l’anno 2020 in quanto i contributi a fondo perduto causa Covid sono esclusi dalla tassazione”.

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La Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa ha espresso tuttavia un certo scetticismo in merito a una simile disposizione. Come sottolineato nella nota ufficiale, infatti, “la nuova disposizione va in direzione opposta agli obiettivi di semplificazione. Si traduce in un inutile aggravio degli oneri amministrativi per quasi un’impresa su due in quanto l’Agenzia delle Entrate detiene tutti gli elementi per il calcolo: ammontare del contributo erogato a fondo perduto e situazione reddituale dell’impresa del 2020″.

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