Morte Luana, solo 4 ore di formazione per imparare a usare l’orditoio che l’ha uccisa

Morte Luana, solo 4 ore di formazione per imparare a usare l’orditoio che l’ha uccisa. Raccolti 42mila euro per la famiglia e il bimbo rimasto senza madre

Luana D’Orazio-Meteoweek.com

Mentre si aspetta l’autopsia e la perizia sui macchinari che si terrà lunedì, quando saranno celebrati i funerali di Luana D’Orazio, spuntano parecchi interrogativi dalle indagini sul suo decesso. Gli investigatori dovranno cercare di comprendere come mai la ragazza fosse sola a manovrare l’orditoio da cui è rimasta uccisa a Montemurlo (Prato). Per quella mansione, infatti, sono necessari anni di esperienza.

Secondo gli esperti, la 22enne non avrebbe dovuto manovrare quel macchinario da sola e lei lavorava in fabbrica da due anni. L’altra incognita è sulla sicurezza. Non c’era la saracinesca protettiva e un operaio non può rimuoverla con facilità. Non basterebbe, difatti, un cacciavite per toglierla.

Luana D’Orazio-Meteoweek.com

Altro interrogativo riguarda le fotocellule che di solito intervengono nello spegnimento dell’orditoio quando i sensori si accorgono che c’è un corpo che si sta avvicinando. Ebbene, erano inattive. Senza queste protezioni, secondo gli esperti, il macchinario non funziona.

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Sono due le persone indagate per la morte di Luana. La magistratura di Prato dovrà sciogliere i dubbi. Indagati per ora  la titolare dell’azienda e l’addetto alla manutenzione. Per entrambi si ipotizza il reato di omicidio colposo e rimozione e omissione dolosa cautele antinfortunistiche.

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