Morte Luana, si indaga per capire se poteva rimanere sola alla macchina

Morte Luana, si indaga per capire se poteva rimanere sola alla macchina.  La ragazza «aveva un contratto da apprendista»

Luana D'Orazio

Vanno avanti le indagini per il decesso di Luana D’Orazio, la 22enne operaia morta stritolata da un orditoio mentre lavorava. Secondo La Nazione, la ragazza aveva un contratto da apprendista e gli inquirenti stanno cercando di scoprire se poteva restare da sola mentre manovrava il macchinario che le ha portato via la vita.

Luana aveva un contratto di 5 anni e guadagnava tra i 900 e i 1100 euro al mese. La procura ha messo sotto inchiesta la titolare Luana Coppini, e il tecnico manutentore esterno all’impresa, Mario Cusimano. Si ipotizza i reati di omicidio colposo e rimozione e omissione dolosa delle cautele antinfortunistiche.

Luana D’Orazio-Meteoweek.com

Si sta indagando, per l’esattezza, su una fotocellula e sulla griglia di protezione del macchinario che avrebbe dovuto impedire il decesso di Luana. Quello che gli inquirenti ipotizzano e su cui stanno cercando riscontri è che Luana D’Orazio sia morta schiacciata dall’orditoio perché, precedentemente, sarebbe stata rimossa una griglia di protezione che serviva proprio alla prevenzione di infortuni.

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Tale indagine è stata necessaria perché i due indagati possano nominare un proprio consulente che assista all’autopsia.

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