Italia quasi tutta in zona gialla, tre regioni in arancione e nessuna in rosso

Il Ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza con la mappa a colori dell’Italia: il Paese è diventato quasi totalmente zona gialla, con soltanto tre regioni in zona arancione e nessuna in zona rossa. I governatori, tuttavia, richiedono di rivedere parametri che determinano la classificazione.

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L’Italia sarà quasi totalmente gialla da lunedì 10 maggio – meteoweek.com

A partire da lunedì 10 maggior quasi la totalità dell’Italia rivedrà la luce. La nuova mappa dei colori, infatti, vede tutte le regioni in zona gialla. Basilicata, Calabria e Puglia si sono infatti aggiunte alla lista delle regioni a rischio moderato, mentre tra quelle che già lo erano nessuna è stata declassata (si temeva per Campania Veneto). Le uniche tre a restare in zona arancione, dunque, la Val d’Aosta, che era stata per una settimana l’unica rossa, e Sicilia Sardegna, per cui è stato confermato il livello di rischio alto. I dati non hanno infatti ancora convinto gli esperti, complice anche la campagna di vaccinazione che procede a rilento. Bar e ristoranti per cui resteranno ancora chiusi e, inoltre, la popolazione non potrà uscire dal proprio Comune di residenza ad eccezione di comprovati motivi di lavoro, salute o necessità. Le Regioni, ad ogni modo, in vista dell’estate, hanno chiesto di rivedere i parametri che determinano le classificazioni per colori.

Italia in zona gialla: la nuova mappa

La curva in Italia è in decrescita mentre in altri paesi Ue la situazione è altalenante e di transizione. La decrescita in Italia è sempre lenta ma il dato significativo è che questa settimana in tutte le regioni e province autonome è registrata una decrescita“. Lo ha detto Silvio Brusaferro nel corso del consueto monitoraggio settimanale del Ministero della Salute e dell’Istituto Superiore di Sanità. La decrescita riguarda sia il dato dell’incidenza nazionale, che si attesta a 127 per ogni 100 mila abitanti, sia il tasso di occupazione degli ospedali. L’indice Rt, invece, è in lieve rialzo. In nessuna regione, però, è al di sopra della soglia di allerta. I miglioramenti hanno permesso un allentamento delle misure di restrizioni in quasi tutto il Paese. L’obiettivo, tuttavia, è mantenere alta l’attenzione. È anche per questa ragione che nessuna regione – l’unica che avrebbe potuto sperarci era il Molise – è stata inserita in zona bianca.

Le regioni ancora in zona arancione, ad ogni modo, dovranno attendere un’altra settimana prima di aggiungersi alle altre. La Sicilia, infatti, fino alla scorsa settimana aveva un indice Rt preoccupante. Anche i dati della Sardegna non hanno convinto la cabina di regia, seppure il governatore Christian Solinas avesse chiesto a gran voce la zona gialla. Il tutto è stato però rimandato a lunedì 17 maggio. La Val d’Aosta, nonostante i netti miglioramenti, è al banco di prova. Fino ad oggi, infatti, era l’unica regione in zona rossa.

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La mappa a colori dell’Italia – meteoweek.com

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La richiesta delle Regioni

I presidenti delle Regioni intanto hanno richiesto che vengano ridefiniti i parametri utilizzati per la classificazione per colori. Essi ritengono infatti che, in particolare, l’indice Rt sia ormai “poco affidabile” e che “vada superato”. L’ipotesi sarà al vaglio della cabina di regia nei prossimi giorni.

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