Hamas: “Abbiamo ottenuto l’unificazione del popolo palestinese contro l’occupazione”

Hamas accetta la tregua proposta dell’Egitto. Ancora silenzio da parte di Israele. Il portavoce di Hamas parla dei negoziati per il cessate il fuoco. 

portavoce Hamas

Vogliamo fermare l’aggressione dell’occupazione contro il nostro popolo e la gente di Gaza, così come a Gerusalemme e nella Moschea di Al-Aqsa”. Dichiara Husam Badran, membro del politburo di Hamas con sede in Qatar, in un’intervista a La Repubblica per corrispondenza. Il portavoce durante l’intervista parla dei negoziati per un cessate il fuoco in corso ”dal primo giorno, tutti i giorni, gestite dal capo del movimento, Ismail Haniyeh”. I mediatori con cui Hamas comunica ”sono Egitto, Onu e Qatar, attivi costantemente, oltre ad altre parti attive in misura minore”.

Lanciando razzi su Gerusalemme ”abbiamo ottenuto dei risultati non solo per Hamas, ma per tutto il nostro popolo: in primis la connessione dei diversi fronti delle forze di resistenza a Gaza, a Gerusalemme e ad Al Aqsa: è la prima volta che ciò accade. Poi, la creazione di una deterrenza nei confronti dell’occupazione. E l’unificazione del popolo palestinese a Gaza, Gerusalemme, in Cisgiordania e nei Territori occupati nel 1948 (Israele nei confini della linea verde, ndr) intorno alla resistenza, l’unica soluzione reale per liberarci dell’occupazione”.

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Portavoce Hamas: “La comunità internazionale permette ad Israele di commettere crimini”

Il rilascio degli ostaggi chiesto da Israele è per il portavoce di Hamas ”un dossier a parte, non ha a che vedere con l’attuale aggressione a Gaza. Noi abbiamo più di 5.000 prigionieri palestinesi, comprese donne, bambini e malati, alcuni detenuti da 40 anni. Vanno rilasciati perché sono combattenti per la libertà”. Inoltre, viene affrontato anche l’argomento del rinvio delle elezioni palestinesi da parte del presidente Mahmoud Abbas. L’esponente di Hamas dice che ”ora la battaglia in corso prevale sull’agenda politica interna palestinese. In linea generale abbiamo dichiarato il nostro rifiuto assoluto di rinviare le elezioni perché sono un diritto del nostro popolo che non ne può essere privato”.

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Sul ruolo della Turchia afferma che ‘‘la posizione di Erdogan è apprezzata e rispettata, e lo Stato occupante merita di essere punito e scoraggiato dalla comunità internazionale, perché l’occupazione commette crimini contro il nostro popolo e viola tutte le leggi e le alleanze internazionali, e continua a farlo perché la comunità internazionale glielo permette ogni volta. Chiediamo a tutte le persone e ai paesi liberi, in particolare agli Stati europei, di proteggere la nostra gente dai crimini dell’occupazione”. Il portavoce del gruppo Hamas parla del loro peso politico, sottolineando il fatto di non essere isolati. ‘‘Hamas intrattiene relazioni politiche con molti Paesi e partiti a livello arabo, islamico e internazionale. Non siamo politicamente isolati e il conflitto in corso ci permette di ampliare la portata delle relazioni estere del nostro movimento”.

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