Alitalia, appello bis: condannato a 3 anni Baldassarre. Assolto Elia Valori

Alitalia, Antonio Baldassarre, ex presidente della consulta, condannato a 3 anni di reclusione. L’ex presidente Giancarlo Elia Valori assolto dalla Corte d’Appello.

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L’ex presidente della Consulta, Antonio Baldassarre è stato condannato a 3 anni di reclusione al processo di appello bis in relazione alla fallita scalata di Alitalia nel 2007. La Corte di Appello di Roma ha invece assolto, per non aver commesso il fatto, l‘ex presidente di Autostrade, Giancarlo Elia Valori. L’accusa nei loro confronti era di manipolazione del mercato. I giudici hanno stabilito anche una multa di 400mila euro per Baldassarre. Condanne a 2 anni e mezzo inoltre per Claudio Prati e Danilo Dini, ex consulenti di una società finanziaria legata a Valori.

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In primo grado, nel 2013, Baldassarre e Valori erano stati condannati a 2 anni: secondo l’accusa era stata creata “la falsa apparenza dell’esistenza di un gruppo di investitori interessati all’acquisto della compagnia di bandiera“. Verdetto poi ribaltato nel 2016 in appello dove sono stati assolti con la formula “perché il fatto non sussiste”. Due anni dopo, nel 2018, è però arrivata la decisione della Cassazione che ha disposto il processo di appello bis, conclusosi oggi.

Uil e Cgil: “Su Alitalia non accettiamo licenziamenti”

Il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri dichiara di non accettare riduzioni di personale. “L’accordo sui livelli occupazionali della NewCo Ita è stato raggiunto con l’Europa e non con noi. Non accetteremo riduzioni di personale. Vogliamo anche capire quale è il piano industriale di un’azienda nazionale che deve essere rilanciata. Se l’idea è quella di fare una piccola azienda che mette in comunicazioni le Regioni del Paese non siamo d’accordo. Vogliamo una azienda che sia in grado di aggredire le lunghe rotte e riportare i turisti in Italia“, conclude Bombardieri.

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Anche il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, sottolinea che “non esiste un tavolo in cui il sindacato è messo nelle condizioni di conoscere e discutere quello che sta succedendo“. Su Alitalia “non abbiamo intenzione di accettare licenziamenti, la parola esuberi sarebbe ora di toglierla. Stiamo parlando di persone in carne ed ossa che in questi anni hanno fatto funzionare Alitalia“. Landini ha quindi chiesto di “poter discutere di un piano industriale serio”. 

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