Addio a Forza Italia. Il partito di Berlusconi è preda dei politici del Centrodestra

Forza Italia perde un altro pezzo importante e il suo peso nella politica italiana è sempre più ridotto. Michela Biancofiore passa a Coraggio Italia e Mara Carfagna ha in mente un nuovo progetto che la porrebbe capo di un nuovo partito nel Centrodestra. 

Altra defezione in casa Forza Italia. Il partito creato a immagine e somiglianza di Silvio Berlusconi perde un altro fedelissimo, questa volta è il turno di Michela Biancofiore, deputata già sottosegretario di Stato nel governo Letta che aveva aderito a FI sin dalla sua fondazione. Insieme a lei altri 12 parlamentari lasciano per passare a Coraggio Italia, il neonato movimento fondato dal governatore ligure Giovanni Toti e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro che ora conta ben 24 deputati e si pone come nuovo ago della bilancia negli equilibri della legislatura.

Da quando Berlusconi non è più in condizioni di guidare il partito per problemi legati al suo stato di salute e in generale alla sua età, Forza Italia ha perso peso politico e consenso tra gli elettori. “Sto andando via da Fi dopo che Berlusconi l’ha lasciata. Certo, c’è formalmente. È il presidente. Ma c’è chi approfitta della possibilità di stargli vicino utilizzandolo come una sagoma di cartongesso per aumentare il proprio potere personale che nulla ha a che vedere con l’interesse del partito e dei cittadini” dichiara Biancofiore a proposito della sua scelta.  Antonio Tajani, scelto dallo stesso ex-Presidente del Consiglio come suo delfino per guidare FI, non è mai apparso in grado di portare avanti il partito e in generale le sue capacità politiche non sono sembrate all’altezza del Presidente. A questo si aggiunge la forte polarizzzazione a cui è sottoposto il Centrodestra, cannibalizzato dalla Lega negli ultimi anni e ora da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia, entrambi in fortissima ascesa.

Michela Biancofiore

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“Non è solo Tajani – continua Biancofiore – . Quando qualcuno sale sul trono vicino a Berlusconi dimentica quanto di negativo è accaduto in un partito che alle europee del ’95 era al 35% oggi oscilla tra il 6 e l’8%. Un partito che ha perso 50 parlamentari da quando è arrivato Tajani ai vertici” dice la ex-deputata azzurra in una intervista per Repubblica. “Nulla in contrario – aggiunge riferendosi sempre all’attuale coordinatore di Fi – che sia il capo del partito se passasse dal rispetto dello statuto e magari da un congresso. In politica c’è una sola unità di misura: il consenso. E quando se ne vanno migliaia di dirigenti sul territorio, di eletti, di voti, allora devi prendere coscienza che il consenso non lo hai. Ho telefonato a Berlusconi, che ha cercato di convincermi, non se l’è presa“. Su quest’ultima affermazione però le cose non stanno esattamente così. Fonti interne rivelano che il Cavaliere sia andato su tutte le furie quando ha saputo che un’altra delle sue fedelissime ha lasciato per rincorrere una rielezione più facile fuori da Forza Italia. “Chi abbandona il partito non è mai andato da nessuna parte – rivela uno dei big di FI – È Berlusconi ad avere in dote l’8% dei consensi, dobbiamo puntare a recuperare quei voti che non vanno a Salvini e a Meloni, non a pensare a chi va via”.

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Intanto si parla anche della possibilità di creare un nuovo partito di Centrodestra che sia meno schiacciato sulle posizioni di Meloni e Salvini e sia in grado di raccogliere quella parte di elettorato più moderato. Il nome più caldo in questi mesi è quello di Mara Carfagna, la Ministra per il Sud gode di una buona base di consensi e si è saputa muovere positivamente nel Governo Draghi. Curioso che siano proprio le donne, causa della definitiva caduta di Berlusconi per i suoi guai giudiziari, a raccoglierne l’eredità per i prossimi anni nella politica italiana.

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