Ilva, arriva la sentenza della Corte d’Assise di Taranto: tutte le condanne [VIDEO]

Dopo nove anni di attesa, i giudici hanno emesso il verdetto del processo che aveva come imputati 44 persone fisiche e tre società. 

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Ilva, arriva la sentenza della Corte d’Assise di Taranto: tutte le condanne – www.meteoweek.com – Ilva. Credit: Archivio Meteoweek

Arriva la sentenza della Corte d’Assise di Taranto, dopo nove anni di processo. Erano 47 gli imputati (44 persone fisiche e tre società) nel processo denominato Ambiente Svenduto, sull’inquinamento ambientale prodotto dallo stabilimento siderurgico dell’ex Ilva. E oggi la Corte d’Assise di Taranto ha emesso le condanne. Fabio e Nicola Riva, ex proprietari e amministratori della struttura, sono stati condannati rispettivamente a 22 e 20 anni di prigione. Pene esemplari, ma pur sempre minori di quelle richieste dalla pubblica accusa, che avrebbe dato 28 anni al primo e 25 anni al secondo. I due ora dovranno rispondere di concorso in associazione per delinquere finalizzata al disastra ambientale, all’avvelenamento di sostanze alimentari, alla omissione dolosa di cautele sui luoghi di lavoro.

La condanna a Nichi Vendola

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Ilva, arriva la sentenza della Corte d’Assise di Taranto: tutte le condanne – www.meteoweek.com – Nichi Vendola, ex presidente della Regione Puglia. Credit: Getty Images

Tra i condannati anche l’ex presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, a cui sono stati inflitti tre anni e mezzo di reclusione, invece dei cinque anni richiesti dai pm. L’ex governatore della Puglia è stato accusato di concussione aggravata in concorso: stando a quanto sostengono gli inquirenti, avrebbe fatto pressioni su colui che all’epoca dei fatti era il direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato, per far “tacere” l’Agenzia sulle emissioni nocive che venivano prodotte dallo stabilimento. Assennato a sua volta è stato condannato a due anni di reclusione per favoreggiamento nei confronti di Vendola, nonostante abbia sempre negato di aver ricevuto pressioni.

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La confisca degli impianti

La sentenza della Corte d’Assise ha anche disposto la confisca degli impianti dell’area a caldo, sequestrati il 26 luglio 2012, che però resteranno operativi fino al giudizio della Corte di Cassazione. Confiscate anche le tre società Ilva spa, Riva fire e Riva Forni Elettrici. Condanne pesanti inoltre sono arrivate per l’ex responsabile delle relazione istituzionali, Girolamo Archinà, l’ex direttore dello stabilimento di Taranto, Luigi Capogrosso, e l’ex consulente della procura, Lorenzo Liberti. Rispettivamente i tra sono stati condannati a 21 anni e 6 mesi, 21 anni e 17 anni e sei mesi di carcere.

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La condanna all’ex presidente della Provincia di Taranto

Nell’ambito del processo Gianni Florido, ex presidente della Provincia di Taranto, è stato condannato a 3 anni di carcere. L’accusa è che abbia fatto pressione sui dirigenti della sua amministrazione affinché concedessero  all’Ilva l’autorizzazione per utilizzare la discarica “Mater Gratiae” per rifiuti speciali. Mentre la condanna per Adolfo Buffo, ex direttore dell’Ilva di Taranto e attuale direttore generale di Acciaierie d’Italia, è pari a quattro anni di reclusione.

In apertura un breve video in cui ricostruiamo la vicenda dell’acciaieria, dal primo sequestro alla sentenza di oggi, lunedì 31 maggio 2021.

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