Disabile massacrato nell’androne di casa: si era ribellato agli spacciatori

Un disabile è stato massacrato a Siracusa poiché si era lamentato dello spaccio davanti la sua abitazione. Una aggressione punitiva da parte dei tre uomini che gestivano il giro di droga, uno dei quali è anche «esperto di arti marziali». Al ragazzo è stato anche rubato l’apparecchio acustico. I malviventi sono stati arrestati.

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Il giovane non udente è stato brutalmente picchiato nell’androne di casa – meteoweek.com

Una vile spedizione punitiva contro un disabile. Un giovane residente nei pressi di via Algeri, una zona popolare che si trova nell’area nord di Siracusa, è stato massacrato di botte da tre coetanei. La sua colpa era quella di essersi lamentato per le attività di spaccio che questi ultimi mettevano in atto davanti alla sua abitazione. Il via vai di acquirenti di droga – non di certo persone perbene – non era apprezzato dal ragazzo, il quale nel novembre 2020 si sarebbe rivolto ai Carabinieri. La segnalazione non è andata giù agli spacciatori. Questi ultimi, con una scusa, lo hanno attirato nell’androne di una palazzina e lo hanno riempito di calci e pugni. I colpi più violenti sarebbero arrivati da uno dei tre, il quale è un «esperto di arti marziali». Alla vittima, non udente, era stato anche rubato l’apparecchio acustico.

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Le indagini sull’aggressione al disabile

Le indagini dei Carabinieri di Siracusa hanno permesso di mettere alla luce i contorni dell’aggressione. Il movente sarebbe stata proprio la denuncia del giro di spaccio della zona. La spedizione punitiva nei confronti del disabile si era conclusa con una frattura scomposta del setto nasale e numerose ferite in diverse parti del corpo. Inoltre, al giovane erano stati rubati un orologio e una collanina. I tre malviventi, sottolineano gli inquirenti che hanno condotto le indagini, arrivarono addirittura «ad umiliarlo per la sua disabilità privandolo dell’apparecchio acustico».

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Gli aggressori che hanno attuato la spedizione punitiva nei confronti del giovane non udente, adesso, si trovano rinchiusi nel carcere di Siracusa. Si tratta di tre uomini di 34, 32 e 28 anni.

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