Brasile, nazionale femminile di calcio protesta contro le molestie sessuali

La protesta contro le molestie sessuali è arrivata dalle giocatrici della nazionale femminile di calcio brasiliana, pochi giorni dopo la sospensione per un mese del capo della federazione calcistica del paese. 

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MeteoWeek.com (da Getty Images)

“No alle molestie”: è questa la scritta apparsa su uno striscione srotolato dalla squadra nazionale femminile di calcio brasiliana, in vista di un test match contro la Russia venerdì. Le giocatrici avrebbero deciso di manifestare in questo modo la loro lotta  nei confronti delle molestie sessuali, pochi giorni dopo che il capo della federazione calcistica brasiliana (CBF), Rogerio Caboclo, è stato sospeso per un mese. Il provvedimento ai danni di Caboclo è stato preso dalla commissione etica della CBF dopo che il capo della federazione è stato accusato di violenza sessuale e morale ai danni di una dipendente della confederazione. Stando a quanto riportato, Caboclo avrebbe chiesto a un’impiegata informazioni sulla sua vita sessuale, l’avrebbe insultata e, probabilmente, avrebbe anche cercato di imporre la sua volontà sullo stile di abbigliamento della dipendente o sui suoi rapporti con gli altri dipendenti. L’allenatore svedese del Brasile Pia Sundhage in una conferenza stampa prima della partita di venerdì avrebbe commentato: “Le accuse sono molto gravi” e hanno scosso le giocatrici.

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Da lì lo striscione, da lì il messaggio di lotta contro le molestie sessuali. A scansare ogni equivoco sulla protesta, un messaggio coordinato lanciato dalle giocatrici sui social media, un messaggio di lotta che non nomina direttamente il presidente della federazione calcistica, ma che resta chiaro nel suo intento: “Ogni giorno migliaia di persone sono colpite da molestie morali e sessuali e non vengono rispettate, soprattutto noi donne”. Dire no alle molestie sessuali va oltre le parole. Si tratta di azioni, ha continuato il messaggio, per concludere: “Chiediamo a uomini e donne di nominare questo“.

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