Vigile urbano si fa un selfie con i bulli anti-polizia: sanzionato dal Comune

Un agente della Polizia locale gira un video con un gruppo di ragazzini che insultano le forze dell’ordine: è stato spostato di mansioni.

Una, due intemperanze. E poi l’ultimo episodio, “spiattellato” sui social network. Il vaso è traboccato e il vigile urbano è stato punito. Ha 60 anni, tra non molto andrà in pensione, pare non essere nuovo a comportamenti non consoni e gli ultimi anni di lavoro li trascorrerà non più in servizio su strada ma in un settore più amministrativo. Siamo a Reggio Emilia, dove il comandante della polizia locale Stefano Poma e il sindaco Luca Vecchi non hanno gradito per niente vedere l’immagine dell’agente assieme ad alcuni giovanissimi che piuttosto esplicitamente parevano prendersi gioco dell’autorità.

IL VIDEO CHE LO HA MESSO NEI GUAI

Immagini contenute in un video cui il vigile sembra partecipare consapevolmente. É stato girato il 12 giugno, nella centralissima via Secchi. Il 60enne, in divisa e durante i controlli, compare con questo gruppetto di noti turbolenti che già in passato hanno creato problemi. Non sappiamo come sia nata l’idea del video: sappiamo però che i protagonisti stanno attorniando il vigile, che tutti sono piuttosto divertiti, che i ragazzini mostrano il dito medio, oppure fanno il gesto delle corna sulla testa dell’agente. Sappiamo anche che il video è stato postato dai giovanissimi, facendo in 24 ore, prima di essere rimosso, il giro di chat e social.

LEGGI ANCHE: Un anno dall’incidente di Alex Zanardi. Le sue condizioni

MUSICA E MESSAGGIO CONTRO GLI UOMINI IN DIVISA

Per fare le cose da professionisti c’era pure una musica di sottofondo di accompagnamento, un rap francese che incita a infischiarsene della polizia. I provvedimenti del Comune di Reggio sono stati immediati: il vigile “è stato trasferito ad altre mansioni – fa sapere l’amministrazione – in via cautelare, e sono in corso ulteriori accertamenti. É stata avviata un’istruttoria interna per l’accertamento di eventuali responsabilità”.

Impostazioni privacy