L’effetto lockdown sui giovani: online 3 ore al giorno ma soli, sfiduciati, aggressivi

Secondo un sondaggio di Cittadinanzattiva in collaborazione con Assosalute, ecco il quadro di un disagio che cresce tra i giovani

Gioventù-Meteoweek.com

I giovani sono sfiduciati, soli, distanti dagli altri, dal confronto con i ragazzi della loro età. Stanno invece spesso al cellulare su cui trascorrono circa 3 ore al giorno, per cercare di non annoiarsi, provare a colmare la distanza dagli amici o per non parlare con gli adulti. Molti sono tristi, infelici, nervosi e necessitano di attenzioni. È questo il ritratto dipinto in piena pandemia dall’inchiesta eseguita da Cittadinanzattiva con Assosalute. Si tratta di uno studio si 5713 giovani, tra 14 e 19 anni.

Due terzi dei ragazzi dicono di temere di contrarre il Covid. Oltre uno ha visto persone care contagiate, mentre uno su quattro ha affrontato una perdita per colpa del virus. Il 57% dei giovani, nonostante tutto non rinuncia a baci e abbracci con gli amici, il 58% anche con quei parenti non conviventi.

Le ansie più forti dei giovani sono causate per il 75% dalla lontananza dalle persone care, per il 74% dal divieto di muoversi in libertà e, per il 71%,  di poter vedere amici e compagni di scuola. Altro fattore è la noia per lo stare in casa e l’impossibilità di fare attività sportiva. Gli effetti delle misure restrittive sono per  il 63%  l’aver sperimentato sbalzi di umore. Il 57% ha detto di essere altalenante, il 53% annoiato, il 37% irritabile. Il 33% triste, il 32% non ha interessi, il 30% soffre di solitudine. Il 24% prova rabbia, il 22% non si sente adeguato. Solo il 33% si dice sereno e solo il 26% dei giovani dice di essere felice.

Tra i comportamenti, il 57% ha fatto esperienza di disturbi di sonno, il 46% dell’alimentazione. C’è un forte desiderio di solitudine, c’è aggressività. Il 32,5% ha sviluppato comportamenti aggressivi, sia dal punto di vista fisico sia verbale verso altre persone. Il 18% si è auto lesionato. Aumenta anche il cyberbullismo. Sono in molti a cercare un modo per combattere sofferenza e frustrazione. Il 30% ha aumentato la visione di porno, il 31% consuma tabacco, il 24% alcolici, il 23% usa droghe e il 10% gioca d’azzardo.

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Se si tratta di malessere fisico il 68% dei giovani si rivolge ai genitori, il 49,2% aspetta per controllare che sia un disturbo passeggero. In diversi cercano farmaci. In molti usano integratori e vitamine, antidolorifici, farmaci da banco. Uno su 20 ricorre ad ansiolitici e antidepressivi.

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