Messico: guerra tra cartelli della droga, 18 morti in una sparatoria

La guerra tra organizzazioni criminali in Messico continua a far vittime. Uccisi anche due poliziotti, i cadaveri appesi a un cavalcavia

I corpi trivellati di proiettili di 18 persone sono stati ritrovati nel Messico settentrionale, per le autorità si tratta delle vittime di una sparatoria tra cartelli della droga rivali. I corpi sono stati trovati in una remota area rurale dello stato centro-settentrionale di Zacatecas. Sono stati anche ritrovati tre veicoli, uno dei quali bruciati.

Per il portavoce del Dipartimento per la sicurezza dello Stato del Messico Rocio Aguilar “ci sono prove che le morti nella cittadina di Valparaiso sono il risultato di uno scontro tra uomini armati dei cartelli di Sinaloa e Jalisco“. Zacatecas, un tempo dominata dal vecchio cartello Zetas, è contesa da un numero enorme di organizzazioni criminali dette cartelli.

Lo scontro a fuoco è avvenuto due giorni dopo che i corpi di due agenti di polizia rapiti sono stati trovati appesi a un cavalcavia nella capitale dello stato di Zacatecas e sette persone sono state trovate uccise in una città vicina. I poliziotti erano agenti del vicino stato di San Luis Potosi che erano stati denunciati come dispersi. I cartelli della droga hanno già appeso i corpi delle vittime ai cavalcavia come messaggio ai rivali o alle autorità, ma raramente lo fanno con i membri delle forze dell’ordine.

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Nella vicina città di Fresnillo, la polizia ha inoltre ritrovato i corpi pieni di proiettili di quattro donne e tre uomini. Un uomo e una donna sono stati trovati feriti sulla scena dell’attacco, insieme con cinque bambini che non hanno riportato ferite. Coloro che lottano per il territorio a Zacatecas includono i cartelli di Sinaloa, Jalisco, Golfo e Nordest, nonché i resti degli Zeta che si definiscono “talebani“.

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