Gentiloni: “Regole sui bilanci pubblici da rivedere, paesi Ue con debito sopra 100%”

Paolo Gentiloni, nel corso del Brussels economic forum, ha parlato della necessità di dare sostegno selettivo all’economia e di rivedere il Patto di stabilità. Il commissario per l’Economia, infatti, ha sottolineato come la pandemia di Covid-19 abbia imposto modelli che prevedono regole sui bilanci pubblici diverse rispetto a quelle degli anni precedenti all’avvento dell’emergenza sanitaria.

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Paolo Gentiloni, commissario all’Economia – meteoweek.com

Il Brussels Economic Forum 2021 si sta svolgendo in queste ore, da remoto a causa delle misure di restrizione legate all’emergenza sanitaria. Paolo Gentiloni, nel corso dell’evento, ha trattato numerosi temi importanti. In particolare, il commissario Ue all’economia, ha sottolineato la necessità di un sostegno selettivo e di una revisione del patto di stabilità. “Le regole europee sui bilanci pubblici devono essere riviste affinché vengano rese più realistiche e adatte ad affrontare la situazione che si è creata con la crisi prodotta dalla pandemia di Covid-19”, ha sottolineato. “L‘elevato debito pubblico colpisce i Paesi membri in gradi diversi, ma oggi la maggioranza della popolazione dell’area euro vive in Paesi che hanno un debito superiore al 100% del Pil”.

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La situazione, seppure non sia allarmante, merita una attenzione. “Certo il costo del debito oggi non è paragonabile a quello degli anni Novanta, quando c’erano ben altri tassi di interesse, ma dobbiamo guardare con concentrazione a quello che succede negli Usa sul fronte di inflazione e tassi di interesse”, ha ribadito Paolo Gentiloni. Inoltre, il commissario Ue all’economia ha sottolineato la necessità di portare avanti attività di ripresa, attraverso i piani nazionali, in cui “l’equità è cruciale”. La crisi, infatti, è un fenomeno che non riduce le disuguaglianze, bensì le aumenta. “Abbiamo disparità tra i Paesi, con parti del mondo che hanno una mancanza di vaccini ad esempio, e anche all’interno dei Paesi stessi che hanno subito la crisi”, ha concluso.

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