Landini (CGIL) a MeteoweeK: “Sblocco licenziamenti, con il governo accordo importante” [VIDEO]

A margine della manifestazione dei tre sindacati confederali contro le esternalizzazioni, il segretario della CGIL ai nostri microfoni tocca temi delicati del mondo del lavoro.

Maurizio Landini

Una intervista a tutto tondo sul lavoro e sui diritti dei lavoratori, quella che il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha rilasciato ai nostri microfoni a margine della manifestazione unitaria delle tre sigle confederali che si è tenuta ieri a Roma. L’incipit, ovviamente, è dedicato alla protesta messa in atto in tutta Italia, con presidio nazionale a piazza SS. Apostoli, a due passi da palazzi Chigi, e cioè la richiesta di abolizione dell’articolo 177 del Codice degli Appalti: “Fondamentale abolirlo – ha risposto Landini – lo chiediamo da anni. E’ un errore: esternalizzare l’80% delle attività di aziende che funzionano significa solo peggiorare la condizione di chi lavora e peggiorare i costi per gli utenti”.

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Inevitabile la domanda sul tema del blocco dei licenziamenti e sopratutto sull’accordo stipulato due giorni fa con il governo: “E’ un accordo importante” ha spiegato il segretario della Cgil. “Impegna tutte le associazioni d’impresa – Confindustria, Confapi, Alleanza Cooperative – a ricorrere in caso di problemi a tutti gli ammortizzatori sociali a disposizione, prima di pensare ai licenziamenti. Dal primo luglio, ha aggiunto il sindacalista, non c’è dunque un “liberi tutti”, ma una responsabilità condivisa di gestire le situazioni difficili tenendo conto delle esigenze sia delle imprese che dei lavoratori”.

Un accordo che, come spiega Landini, è frutto delle mobilitazioni unitarie di Cgil, Cisl e Uil ma anche di un atteggiamento certamente propositivo del governo. Ma il confronto con l’esecutivo deve andare avanti: “Abbiamo di fronte la riforma degli ammortizzatori sociali, del fisco, gli investimenti, la riforma della Pubblica Amministrazione, delle pensioni. Il lavoro con il governo deve nei prossimi giorni estendersi necessariamente a questi temi e a queste dinamiche” ha dichiarato il dirigente sindacale.

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L’ultimo passaggio dell’intervista prende spunto dalla morte del lavoratore e sindacalista Adil Belakhdim: serve un maggiore sforzo da parte dei sindacati per tutelare i lavoratori, in questa fase storica? Pronta la risposta di Landini: “Abbiamo chiesto che la norma ottenuta dal governo nel settore dei contratti d’appalto pubblici – e cioè che i lavoratori delle società che ricevono un appalto abbiano gli stessi diritti e le stesse tutele di quelli delle aziende pubbliche – sia estesa a tutto il lavoro privato. E’ una battaglia di civiltà che non solo il sindacato, ma anche le imprese e la politica devono portare avanti”. 

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