Reithera verso la fase 3, Figliuolo: “Vaccino pronto in 5-6 mesi”

Il vaccino made in Italy Reithera va verso la Fase 3. Il commissario straordinario  Figliuolo: “Vaccino pronto in 5-6 mesi”. Ma a frenare la corsa è il blocco dei finanziamenti alla sperimentazione.

Reithera - meteoweek.com
Reithera verso la Fase 3- meteoweek.com

Si è conclusa la Fase 2 per il vaccino italiano a vettore virale Reithera. Secondo quanto si apprende, la biotech di Castel Romano ha già pubblicato i risultati della sperimentazione effettuata su quasi mille volontari. Risultati che, tra l’altro, sembrano molto positivi. Come mostrato dai dati, infatti, il farmaco avrebbe un’efficacia del 93% tre settimane dopo la prima dose e del 99% dopo la seconda somministrazione. Come spiegato dalla biotech, inoltre, dopo cinque settimane dalla prima vaccinazione il livello degli anticorpi che legano la proteina Spike e che neutralizzano il virus sarebbe “comparabile a quello misurato in un gruppo di riferimento di pazienti convalescenti dall’infezione COVID-19”.

Non resta dunque che entrare nella Fase 3 della sperimentazione del farmaco, ma a frenare la corsa pare vi sia la mancanza di finanziamenti – che sarebbero rimasti bloccati dalla Corte dei conti e senza i quali i test non potranno proseguire.

Si aspetta la formalizzazione della Fase 3

“La produzione di vaccini in Italia? Ho discusso con il ministro Giorgetti di questi temi. Per quel che riguarda il vaccino italiano, Reithera, si sta aspettando il passaggio dalla seconda alla terza e ultima fase di sperimentazione. Aspettiamo la formalizzazione e dopo la terza fase potranno produrre nel giro di 5-6 mesi”. Con queste parole il commissario straordinario per l’emergenza Covid, Francesco Paolo Figliuolo, è intervenuto durante Tg2Post, in onda su RaiDue.

E ha poi proseguito: “Si sta anche negoziando con il ministero dello Sviluppo economico per una produzione di vaccini Rna, per produrli su licenza in Italia, le interlocuzioni sono a buon punto. Quella di utilizzare il green pass per vari tipi di eventi, così come in Francia, potrebbe essere una soluzione per una spinta. Poi per chi non l’avrà c’è anche il tampone, bisogna comunque rispettare la Costituzione”.

Campagna vaccinale: 500 mila dosi al giorno e terza dose

Sempre contestualmente al programma di RaiDue, ul commissario Figliuolo ha poi ribadito l’importanza della campagna vaccinale, che anche in vista dell’estate dovrà comunque proseguire a pieno ritmo. “Noi dobbiamo stare sulle 500 mila somministrazioni al giorno, raggiungendo anche punte di 600 mila”, ha infatti esordito Figliuolo. Mentre sulla possibile terza dose, “non si sa ancora della reale necessità”.

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“Noi siamo attrezzati per prendere grossi quantitativi per avere anche una scorta, per farlo piano piano dobbiamo uscire dalla logica degli hub, usando al massimo la capacità dei medici di medicina generale e dei farmacisti. Questa sera siamo a 58 mln di inoculazioni, significa 24 mln e 200mila di italiani completamente vaccinati, siamo intorno al 45%. Si tratta di un dato importante ma non basta, ora dobbiamo intercettare gli indecisi”, ha spiegato il commissario straordinario.

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E ha poi concluso: “Insieme alle Regioni stiamo mettendo a punto una serie di iniziative, pensiamo agli ‘open day’ e ‘open night’ in cui si va senza prenotazioni. Ma ciò non basta, ci deve essere un maggior coinvolgimento dei medici di medicina generale, dei pediatri e dei farmacisti, ovvero di tutte quelle persone che possono rassicurare quelli che chiamiamo rinunciatari”.

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