Scontri e tafferugli in tutta la Francia contro il Green Pass: rivolta “contro la dittatura sanitaria”

In Francia rivolta no-vax contro il Green pass obbligatorio: violenti gli scontri tra la polizia e i manifestanti, lanciati fumogeni, razzi e molotov. Proteste anche durante la notte, “contro la dittatura sanitaria”.

scontri a Parigi contro il Green Pass - meteoweek.com
scontri a Parigi contro il Green Pass (foto di Geoffroy Van Der Hasselt/AFP) – meteoweek.com

Polemica in Francia, sulla decisione del presidente Macron in merito alla vaccinazione e al Green Pass obbligatori. Come viene riportato dai media locali, a Parigi alcune centinaia di manifestanti hanno preso parte a una manifestazione non dichiarata nel primo pomeriggio di ieri, 14 luglio. Partiti da Place de la République, al grido di “libertà, libertà” i dimostranti hanno tentato di risalire Boulevard Saint-Martin, ma sono stati fermati dalla polizia. Ma le proteste sono andate avanti anche durante la notte, “contro la dittatura sanitaria”.

Scontri e tafferugli in tutta la Francia contro il Green Pass

Proteste finite in violenza, quelle che hanno preso luogo in Francia contro l’obbligo vaccinale per alcune categorie di lavoratori e a seguito dell’introduzione obbligatoria del Green Pass per accedere nei bar e nei ristoranti. Già nel primo pomeriggio, in quel di Parigi, i manifestanti hanno fatto sentire la loro voce dopo essersi organizzati tramite social. In diverse occasioni, secondo i giornalisti dell’AFP intervenuti tempestivamente sul posto, la polizia avrebbe usato gas lacrimogeni per disperdere i manifestanti. Allo stesso tempo, una manifestazione dichiarata ha riunito anche diverse centinaia di persone provenienti da Place de Clichy, a nord della capitale.

rivolta contro la dittatura sanitaria in Francia (foto via Challenges.fr) - meteoweek.com
rivolta contro la dittatura sanitaria in Francia (foto via Challenges.fr) – meteoweek.com

Le proteste sono poi proseguite durante tutta la serata, e sarebbero nati diversi scontri con la polizia. Remy Buisine, giornalista e videoreporter francese, ha immortalato i tafferugli avvenuti nel corso della notte, pubblicando poi i video tramite il suo account su Twitter. Secondo quanto viene ricostruito, i manifestanti più violenti avrebbero atteso la fine della manifestazione civile, dove avrebbero presenziato circa 20mila persone, per far scattare una guerriglia urbana nella capitale. Negli scontri, i manifestanti hanno attaccato le forze dell’ordine a colpi di fuochi d’artificio, piccoli razzi e molotov.

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Altre manifestazioni hanno avuto luogo, però, anche in altre città della Francia (in particolare Montpellier, Marsiglia, Nantes, Annecy e Rouen), con scontri violenti verificatisi anche a Lione. Proprio a Lione, in piazza sarebbero scesi circa 1400 giovani dimostranti. Anche in questo caso, la polizia ha dovuto ricorrere al fuoco pesante, lanciando lacrimogeni nel centro cittadini per contenere un’imponente manifestazione accesasi “contro la dittatura”, e indetta dopo i recenti annunci del presidente della Repubblica.

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I manifestanti, anche loro al grido di “libertà, libertà”, si sarebbero mossi in risposta all’estensione dell’uso obbligatorio del Green Pass per molte attività. “Quali sono i tuoi limiti nella sottomissione?” recitava un cartello tenuto in mano da una giovanissima. Secondo la prefettura, durante la protesta la polizia sarebbe stata vittima di aggressioni e spari, fatto che avrebbe scatenato l’uso di gas lacrimogeni. La polizia ha anche impedito ai manifestanti di raggiungere le vie dello shopping situate su entrambi i lati di Place Bellecour. Rue de la République, una delle vie dello shopping più trafficate d’Europa, è stata completamente sommersa dai gas lacrimogeni.

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