Rapinò e violentò la dipendente di una scuola: arrestato 27enne grazie all’impronta digitale

Un 27enne responsabile di un violento stupro e di una rapina, è stato arrestato grazie all’impronta digitale lasciata su una bottiglia di liquore, abbandonata in un capanno, proprio vicino alla scuola. La violenza risale all’11 maggio scorso, ai danni di una dipendente dell’Istituto d’Istruzione per l’Infanzia Santa Chiara al Torrino, a Roma.

Nelle prime ore di questa mattina i poliziotti della IV Sezione della Squadra Mobile e del Commissariato di Spinaceto hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare in carcere applicata dal Gip del Tribunale di Roma.

Cosa è accaduto

Venne sorpresa in pieno giorno la vittima, mentre svolgeva le sue normali mansioni lavorative. L’uomo si era introdotto furtivamente all’interno della mensa della scuola e le aveva puntato un coltello alla gola, minacciando di ucciderla e, dopo averla rapinata dei pochi contanti che aveva nel portafogli, l’aveva costretta a subire un violento rapporto sessuale.

L’indagine

La complessa attività di indagine, svolta dagli investigatori della Polizia di Stato specializzati in reati di violenza di genere e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma, ha portato all’identificazione dell’uomo dileguatosi senza lasciare tracce. L’accurata attività di sopralluogo con la Polizia Scientifica, partita dalla scena del crimine ed estesa all’area boschiva circostante, ha indirizzato l’attenzione degli inquirenti su uno straniero che vive e lavora lontano dal posto dell’aggressione. Isolata l’impronta ed eseguiti i successivi accertamenti sulle tracce biologiche trovate sui reperti sequestrati, si è arrivati a identificare il 27enne ora in carcere.

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