Tokyo 2020, aumentano i controlli su atleti stranieri alle Olimpiadi

L’aumento dei contagi e l’arrivo in Giappone di atleti provenienti da tutto il mondo preoccupa non poco il popolo giapponese e, per questo motivo, è stata intensificata l’attività di sorveglianza. 

Olimpiadi di Tokyo 2020 – Meteoweek

A Tokyo aumenta la tensione e non soltanto per l’inizio dei Giochi Olimpici. L’aumento dei contagi e la diffusione del Covid-19 preoccupa, soprattutto considerando l’ingresso nel Paese di atleti provenienti da tutto il mondo. Per questo motivo, i funzionari dei Giochi di Tokyo 2020 hanno deciso di intensificare l’attività di sorveglianza.

Le misure adottate

I funzionari hanno inviato chiunque arrivi nella capitale giapponese per i Giochi Olimpici a diminuire il più possibile gli spostamenti in città. Inoltre, è prevista una quarantena di 14 giorni, stabilita proprio per combattere, in caso di positività, la diffusione del Covid-19. A ciò, si accompagna la richiesta di compilare un piano di quelle che saranno le attività che si intenderanno svolgere, in quali sedi di Tokyo 2020 intendono raggiungere durante i primi 14 giorni. E, per ultimo, scaricare una app – Ocha – che raccoglie dati sulle condizioni di salute.

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A fine giugno, inoltre, gli ufficiali di collegamento Covid-19 erano stati informati di una nuova misura di sicurezza. Tale misura prevedeva che i membri di ogni organizzazione potessero lasciare il loro hotel solo per 15 minuti al giorno, il tempo necessario per raggiungere il più vicino minimarket e comprare le cose più essenziali. Regola che, però, come spiega Masa Takaya, portavoce di Tokyo 2020 sarà eliminata: «Non ci sarà più la regola dei 15 minuti.  – afferma – Ma ciò che volgiamo assicurarci è che siano in atto contromisure approfondite.».

 

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