Casa Bianca, Biden riceve premier iracheno al-Kadhimi: possibile ritiro delle truppe USA dal Paese

Nelle prossime ore il presidente americano Joe Biden riceverà il premier iracheno Mustafa al-Kadhimi alla Casa Bianca. Sul tavolo il possibile ritiro delle truppe statunitensi dal Paese. Nelle prossime ore il presidente americano Joe Biden riceverà il premier iracheno Mustafa al-Kadhimi alla Casa Bianca.

Biden incontra Mustafa al-Kadhimi - meteoweek.com
Joe Biden incontra Mustafa al-Kadhimi alla Casa Bianca – meteoweek.com

Nelle prossime ore, il primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi incontrerà il presidente degli Stati Uniti Joe Biden alla Casa Bianca, nel tentativo di discutere in merito a un possibile ritiro completo delle truppe statunitensi dal Paese. Si tratta del primo incontro tra i due dopo l’insediamento di Biden alla presidenza, e tra i punti fondamentali in agenda che verranno discussi si menziona anche la lotta condivisa contro l’IS – che ha rivendicato il sanguinoso attacco in un mercato di Sadr City a Baghdad avvenuto la settimana scorsa. L’incontro vedrà anche la presenza del segretario di Stato USA, Antony Blinken.

Il ritiro delle truppe statunitensi dall’Iraq

Secondo quanto si apprende da AP, il primo ministro iracheno Mustafa al-Kadhimi e il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si confronteranno sul ritiro delle truppe americane dall’Iraq. Durante il loro incontro alla Casa Bianca, i leader dovrebbero specificare una tempistica, possibilmente entro la fine di quest’anno. Prima del suo viaggio programmato a Washington, il premier iracheno ha dichiarato ai media che il suo Paese non ha più bisogno delle truppe statunitensi per combattere il gruppo dello Stato Islamico (IS), ma una tempistica formale per il ritiro dipenderà dall’esito dei colloqui con Biden nella prossima settimana .

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Sempre secondo quanto viene riportato dai media internazionali, pare comunque che l’Iraq sia intenzionato a chiedere ancora l’addestramento militare degli Stati Uniti e la raccolta di informazioni. Al-Kadhimi, comunque, non ha annunciato una scadenza in merito al ritiro delle truppe americane, ma ha tuttavia insistito sul fatto che qualsiasi programma di ritiro dovrebbe essere basato sui bisogni delle forze irachene – che secondo il primo ministro si erano dimostrate già ampiamente capaci, nell’ultimo anno, di condurre missioni indipendenti contro l’IS.

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Si ricorda, ad ogni modo, che gli Stati Uniti e l’Iraq avevano concordato lo scorso aprile che la transizione americana a una missione di addestramento e consulenza avrebbe significato la fine del “prestito” delle truppe degli Stati Uniti. Sempre secondo AP, la presenza delle truppe statunitensi è stata di circa 2.500 soldi a partire dalla fine dello scorso anno, quando il presidente Donald Trump ha ordinato una riduzione da 3.000 unità. Negli ultimi mesi, il governo iracheno ha dovuto affrontare una serie di attacchi che hanno seriamente minato la fiducia nel Paese. Gli stessi attacchi missilistici in corso da parte dei gruppi IS hanno sottolineato i limiti dello stato – una situazione aggravata dalla serie di devastanti incendi ospedalieri che sono scoppiati contemporaneamente all’aumento dei casi di Covid-19.

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