Diaspora M5S: il senatore Matteo Mantero passa a Potere al Popolo

Matteo Mantero, espulso dal M5S a febbraio, passa a Potere al Popolo: “Qui ho visto molti aspetti comuni con il Movimento delle origini”

Di tutti i partiti a cui il Movimento 5 Stelle ha “fornito” nuove leve, mancava solo questo. Matteo Mantero, senatore eletto nelle fila del M5S già nel 2013 e passato al Gruppo misto il 18 febbraio 2021 a seguito dell’espulsione dal partito per non avere votato la fiducia al Governo Draghi, è ufficialmente diventato un esponente di Potere al Popolo. PaP entra quindi per la prima volta ufficialmente in parlamento, dopo avere ottenuto alle elezioni diversi eletti nelle amministrazioni locali.

Mantero, commerciante 46enne di Savona, eletto nella circoscrizione Liguria e considerato vicino all’area del presidente della Camera Roberto Fico, ha annunciato alla stampa il passaggio di partito sulla sua bacheca Facebook, dichiarando però che non si presenterà alle prossime elezioni nazionali in quando sostenitore della regola dei due mandati, tradita dal Movimento. Il neo-senatore di PaP rimarrà comunque in politica da sostenitore. L’ex-M5S ha rimarcato la sua appartenenza alla sinistra e affermato che nella nuova compagina ha trovato una casa dove tornare a discutere e combattere per i principi che lo avevano portato ad aderire al partito grillino.

Ho visto in Potere al Popolo molti aspetti comuni con il Movimento delle origini – scrive Mantero -. Una forza politica nata dal popolo che rivendica la propria sovranità, cittadini attivi che si spendono per il bene comune e si pongono come alternativa (unica ormai) ai partiti che hanno mal governato il nostro paese“.

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Da subito – spiega ancora l’ex esponente pentastellato – ho provato grande vicinanza con questo movimento: sono, anzi siamo, una forza giovane, dinamica e proattiva e ho sentito grande sintonia sui temi che ho seguito in questi anni, la difesa dell’ambiente, la lotta all’illegalità, le battaglie per i diritti, dall’eutanasia alla legalizzazione della Cannabis. Sono molto contento di poter essere il loro terminale in parlamento per questo scampolo di legislatura, spero di rappresentarli degnamente e non posso fare altro che ringraziarli per la fiducia e per avermi dato modo di chiudere la mia carriera politica con un ritorno alle origini, le mie radici affondano nei valori della sinistra, ma con una nuova avventura. Ridiamo voce e potere al popolo”.

Marta Collot, portavoce nazionale di Potere al Popolo

I vertici di Potere al Popolo sono ovviamente entusiasti dell’ingresso ufficiale in Senato. In una nota congiunta firmata da Giulano Granato e Marta Collot, portavoce nazionali di PaP, si legge: “Questa notizia ci rende estremamente felici e siamo orgogliosi di essere rappresentati in Parlamento da una persona come Matteo, che da anni porta avanti con trasparenza e coerenza battaglie importantissime e si è fatto portavoce di istanze molto spesso dimenticate. La sua adesione rappresenta una sempre più crescente credibilità del nostro progetto: se fino ad adesso ne abbiamo avuto prova sui territori, ora si manifesta finalmente anche da un punto di vista nazionale

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I due portavoce mettono l’accento sul disfacimento politico e rappresentativo del M5S, nel tentativo di acquisirne quella parte di consenso legato alla sinistra. “La crisi del M5S, la disintegrazione di quel progetto, è palese e sappiamo che in tanti sono in cerca di un’alternativa e possono riconoscersi nei nostri principi e nelle nostre innumerevoli battaglie sui territori. Da oggi inizia un’importante attività di controllo popolare all’interno del Senato, che ci consentirà di portare la voce, gli interessi, i bisogni di tante e tanti che da anni non hanno una reale rappresentanza e che noi ogni giorno intercettiamo nelle vertenze e nelle attività mutualistiche e solidali. Questo è un piccolo-grande passo che ci spinge a osare sempre di più e a portare avanti il nostro progetto complessivo di trasformazione della realtà” concludono Granato e Collot.

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