Afghanistan, appello dell’Onu: “Popolazione vive nella paura. Proteggere i civili, o impatto catastrofico”

Ritiro truppe dall’Afghanistan, l’appello lanciato dall’Onu: “Proteggere i civili, altrimenti l’impatto sarà catastrofico”. “La popolazione vive nella paura”, oltre 30 morti e 200 feriti negli attacchi degli ultimi giorni. 

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appello dell’Onu, “proteggere civili in Afghanistan” (foto via Al Jazeera) – meteoweek.com

Le Nazioni Unite hanno invitato le parti belligeranti dell’Afghanistan a fare di più per proteggere i civili, avvertendo che l’impatto degli attacchi “indiscriminati” e dei raid aerei sarà “catastrofico”. La Missione delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama) mette dunque in guardia dalle conseguenze provocate dalle offensive dei Talebani e delle operazioni delle forze afghane, e lo fa attraverso una serie di tweet. “Profonda preoccupazione per le sparatorie indiscriminate, e per i danni e le occupazioni di strutture sanitarie e abitazioni civili”, si legge in uno dei post pubblicati da Unama.

“La popolazione vive nella paura”

L’appello è dunque quello di proteggere i civili dall’impatto “catastrofico” dei conflitti. “I civili sopportano il peso maggiore con i combattimenti che arrivano nelle città dell’Afghanistan. Almeno dieci civili sono morti e 85 sono rimasti feriti a Lashkar Gah e almeno cinque sono rimasti uccisi e 42 feriti a Kandahar solo negli ultimi tre giorni”, si legge ancora in un altro tweet di Unama, che parla di migliaia di sfollati e di una “popolazione che vive nella paura“.

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Del resto, dall’inizio del ritiro delle forze internazionali dall’Afghanistan avvenuto a maggio, i Talebani hanno intensificato i loro attacchi, ottenendo significativi guadagni territoriali – soprattutto nelle aree rurali dell’Afghanistan. Con gli Stati Uniti e il Regno Unito che lanciano accuse di “crimini di guerra” e di “massacri di civili”, sono diversi i capoluoghi di provincia accerchiati dai Talebani, e da giorni sono in corso pesanti combattimenti nel sud, nelle province di Helmand e Kandahar, così come anche nella città di Herat – a ovest, e dove per anni sono stati dispiegate anche le forze militari italiane.

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“L’offensiva di terra dei Talebani e i raid aerei delle forze afghane provocano i danni maggiori”, viene spiegato in un altro post di Unama, che ribadisce come “le parti devono fare di più per proteggere i civili, o l’impatto sarà catastrofico“. Come viene riportato da Al Jazeera, le fonti mediche di un ospedale a Herat avrebbero inoltre confermato che negli ultimi sei giorni sono arrivati nella struttura i corpi senza vita di almeno 24 persone, con circa 200 feriti. Un’altra fonte del Dipartimento della Salute di Kandahar, invece, avrebbe riferito di almeno 28 morti e 191 feriti negli ultimi dieci giorni. Negli ultimi tre giorni, in due ospedali di Lashkar Gah, sarebbero arrivati i corpi senza vita di almeno 38 persone e 156 feriti.

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