Afghanistan, volo con 85 afghani verso Italia. Guerini: “Massimo impegno”

E’ previsto per oggi presso l’aeroporto di Fiumicino l’arrivo del volo dall’Afghanistan con a bordo i primi afghani. A commentare, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che assicura: “L’impegno è massimo da parte della Difesa per evacuare chi ha collaborato con l’Italia”. Intanto, mentre il G7 organizza un incontro per affrontare il dossier Afghanistan, anche all’interno del Parlamento italiano iniziano i primi confronti. 

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MeteoWeek.com (Photo by Paula Bronstein/Getty Images)

E’ previsto per oggi l’atterraggio presso l’aeroporto di Fiumicino del volo proveniente dall’Afghanistan e diretto in Italia: a bordo ci sono 85 afghani che, nel corso del tempo, hanno collaborato in vario modo con l’Italia, e che ora sono in cerca di una via di fuga dal caos e dalle violenze di questi giorni. Nella giornata del 16 agosto è invece atterrato, sempre a Fiumicino, il volo dell’Aeronautica militare con a bordo 74 persone, tra personale dell’ambasciata, connazionali residenti nel Paese e 19 ex collaboratori afghani del corpo diplomatico. In una nota di Palazzo Chigi si specificava: “Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ringrazia le forze armate per le operazioni che stanno permettendo di riportare in Italia i nostri concittadini di base in Afghanistan. L’impegno dell’Italia è proteggere i cittadini afghani che hanno collaborato con la nostra missione. Il presidente è in continuo contatto con il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. L’Italia è al lavoro con i partner europei per una soluzione della crisi, che tuteli i diritti umani e in particolare quelli delle donne”.

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Il volo

Prosegue così il ponte aereo tra Kabul e Roma, che oggi procede con l’arrivo dei primi 85 afghani: gli ex collaboratori e i loro familiari arriveranno su un C130J dell’Aeronautica Militare che era decollato dal Kuwait. Dopo uno scalo tecnico, l’aeroplano giungerà di nuovo in Kuwait, dove i passeggeri saranno trasferiti sul KC 767 per essere trasportati in Italia. L’intero trasferimento avviene all’interno del quadro dell’operazione Aquila Omnia, pianificata e diretta dal Covi Comando Operativo di Vertice Interforze, comandato dal Generale Luciano Portolano, che nel corso della giornata di oggi arriverà a imbarcare circa altre 150 persone. A commentare l’intera operazione è ancora il ministro della Difesa Lorenzo Guerini, che ribadisce: “Il nostro impegno è lavorare col massimo sforzo per completare il piano di evacuazione dei collaboratori afghani, degli attivisti e di chi è esposto al pericolo“.

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Cosa accade in Italia

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MeteoWeek.com (Photo by Paula Bronstein/Getty Images)

Nel frattempo in Italia si cerca di fare il punto della situazione su un dossier che sta sconvolgendo, per varie motivazioni, i principali attori mondiali. In Italia è prevista per il 24 agosto l’audizione del ministro degli Esteri Luigi Di Maio e del ministro della Difesa Lorenzo Guerini su quanto sta accadendo in Afghanistan davanti alle commissioni Affari esteri e Difesa di Camera e Senato. Intanto, sulla vicenda si è già espresso anche il leader della Lega Matteo Salvini, commentando a proposito del rischio di un eventuale esodo dal Paese: “Se si tratta di accogliere qualche decina di persone va bene, ma la fuga dall’Afghanistan rischia di essere un disastro e l’Italia non può permettersi di accogliere migliaia di persone ci sono paesi che non hanno fatto nulla in termini di accoglienza, l’Italia non può essere l’unico centro di accoglienza d’Europa“. Poi ancora: “L’Europa deve dimostrare di esserci. In merito ai prossimi arrivi dei migranti ricordo che l’Italia ha il record europeo di sbarchi, penso che debbano essere altri a fare la loro parte“. Su questo fronte rischia di alzarsi la tensione anche in Occidente, che ora dovrà comprendere come evitare che la crisi afghana generi, di riflesso, altre crisi correlate in Europa e negli Usa.

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