Striscia di Gaza, l’Egitto richiude il valico di Rafah per “motivi di sicurezza”

Striscia di Gaza, l’Egitto richiude il valico di Rafah per “motivi di sicurezza”. Al momento non è stata annunciata alcuna data in merito alla riapertura del passaggio.

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Gaza, l’Egitto chiude il valico di Rafah (foto via Times of Israel) – meteoweek.com

Secondo quanto si apprende dai media internazionali, nella giornata di ieri il valico di Rafah (l’unico contatto di Gaza col mondo esterno non controllato dagli israeliani) è stato chiuso dall’Egitto. La chiusura arriva dopo tre mesi, e al momento non è stata indicata una data per la sua riapertura. Tra le fonti vengono citate alcune figure interne alla sicurezza egiziana, che tuttavia non avrebbero spiegato le ragioni di una simile decisione da parte del governo. Alcune persone informate sui fatti, però, pare abbiano spiegato che la chiusura è stata dettata da alcune tensioni tra Israele e Hamas.

Chiusura dettata da “motivi di sicurezza”

Secondo quanto si apprende da Times of Israel, Il Cairo avrebbe chiuso il valico di Hamas in apparente espressione di rabbia, aseguito della rivolta avvenuta al confine e che ha ostacolato i colloqui di cessate il fuoco dei moderati egiziani con Israele. “Siamo stati informati dalle autorità egiziane che il valico di Rafah verrà chiuso domani, lunedì, in entrambe le direzioni“, ha dichiarato nella serata di domenica Iyad al-Bozom, portavoce del ministero degli interni di Gaza controllato da Hamas.

Fonti della sicurezza in Egitto avrebbero confermato la notizia all’AFP, affermando che il valico resterà chiuso fino a un nuovo avviso di sicurezza, senza fornire dettagli o motivi in merito alla decisione. L’agenzia di stampa Reuters, tuttavia, cita fonti di sicurezza egiziane secondo cui la chiusura è stata dettata da “motivi di sicurezza”.

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Si ricorda, comunque, che il valico (rimasto quasi sempre chiuso già a partire dall’ottobre 2014) era stato aperto il 16 maggio scorso, per consentire il passaggio di aiuti umanitari e feriti a seguito dei raid aerei israeliani – durati 11 giorni e che hanno anche spinto l’Egitto a impegnare 500 milioni di dollari per la ricostruzione di Gaza. Con la sua ennesima chiusura, Il Cairo pare voglia esprimere un forte disappunto dopo che il gruppo terroristico di Hamas ha alimentato le ultime e violente proteste al confine con Israele. A seguito degli scontri. tra l’altro, sono rimasti feriti almeno quarantuno palestinesi.

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Sia Israele che l’Egitto mantengono un blocco su Gaza, progettato per impedire ad Hamas di effettuare commercio e contrabbando di armi e di materiali da impiegare per la costruzione di fortificazioni e tunnel. Hamas ha governato Gaza da quando ha estromesso l’Autorità Palestinese con un violento colpo di stato nel 2007: da allora si sono susseguiti quattro importanti combattimenti tra Israele e il gruppo terroristico.

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