Migranti, altri 100 sbarcano a Lampedusa: hotspot al collasso

Migranti, altri 100 sono sbarcati a Lampedusa nelle prime ore del giorno. Di origine egiziana, sono quasi tutti minorenni, e sono arrivati su una lancia libica alla deriva. Sono 835 gli ospiti dell’hotspot, ormai al collasso.

migranti - meteoweek.com
migranti, sbarcano in 100 a Lampedusa (foto di repertorio) – meteoweek.com

Nuovo sbarco, quello avvenuto nella giornata di oggi. Sono arrivati in 100 a Lampedusa, e sono quasi tutti minorenni. I migranti erano a bordo di una lancia libica alla deriva, recuperata poco prima dell’alba dalla motovedetta Cp 312 della Guardia costiera, a largo dell’isola. Nell’imbarcazione di 10 metri, rimasta in balìa delle acque italiane, le forze dell’ordine hanno prestato soccorso a 76 minorenni: tra questi, 24 sono non accompagnati, e sono tutti di origine egiziana – ad accezione di un minorenne che invece è originario del Senegal.

Portati in salvo sulle coste siciliane, dopo le prime manovre di pronto soccorso i migranti sono stati portati all’hotspot di contrada Imbriacola – dove ci sono al momento 835 ospiti, a fronte dei 250 posti disponibili.

La Lega attacca Lamborgese, sostegno da Carfagna

Appena tre giorni fa, dopo l’incessante ondata di sbarchi e approdi che ha colpito Lampeusa, all’hotspot di contrada Imbriacola si contavano però ben 941 ospiti, a fronte di una capienza massima di 250 posti. Una situazione, questa, che continua a far discutere Lega e governo, da sempre in attrito sulla gestione dei migranti e degli sbarchi clandestini che martellano le coste siciliane.

Già qualche giorno fa, il leader del Carroccio Matteo Salvini aveva attaccato apertamente la ministra Lamorgese attraverso un post pubblicato su Twitter. “Invece di vaneggiare di Ius Soli, visto che con la legge vigente siamo il Paese europeo che negli ultimi anni ha concesso più cittadinanze in assoluto, il ministro dell’Interno dovrebbe controllare chi entra illegalmente in Italia. Ci sono decine di migliaia di sbarchi organizzati dagli scafisti, senza che il Viminale muova un dito”, si legge infatti in un tweet di Salvini. Lo stesso che ha poi rilanciato: “Lamorgese annuncia ‘controlli a campione’ nei bar e nei ristoranti. Quanto dobbiamo aspettare per “controlli a campione” anche nei porti e ai confini?”.

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Un acceso dibattito che va avanti da giorni, ormai, acutizzatosi tra l’altro dopo la situazione che ha preso vita nel rave party a Valentano. Dal canto suo, la ministra continua a ribadire come “il contrasto dell’immigrazione via mare è molto diverso da quello via terra”, in quanto “molti degli sbarchi sulle coste siciliane sono autonomi e noi non possiamo fermarli”. Spiegando poi, in un’intervista per La Stampa, che “il problema dell’immigrazione è complesso, va avanti da anni e richiede interventi a livello europeo. Va tutto contestualizzato. I numeri sono aumentati, certamente, ma non parlerei di invasione”.

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Sostegno alla ministra, però, viene dalla collega di governo Mara Carfagna. “La valutazione dell’efficacia dell’azione di un ministro sulla prima linea di uno dei più cronici e irrisolti problemi italiani non può essere fatta con la contabilità degli sbarchi: la ministra dell’Interno sta improntando un’azione di lungo periodo, l’unica che può fronteggiare un fenomeno di portata epocale, è ovvio che i frutti non siano immediati”, ha spiegato la ministra per il Sud in una recente intervista per Il Giornale. E ha poi sottolineato come la collega sia “vittima di una campagna di delegittimazione pretestuosa che segue un pessimo copione italiano: la ricerca ossessiva di un nemico a tutti i costi”.

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