Si occupava di cani randagi, ricercatrice minacciata e presa a pugni: 4 gli arresti

Cosenza, identificati e bloccati i responsabili dell’aggressione perpetrata ai danni della ricercatrice che si occupava di cani randagi. Quattro persone finite in manette, disposti gli arresti domiciliari. 

ricercatrice cani randagi
minacce e aggressione alla ricercatrice che si occupava di cani randagi (foto di repertorio) – meteoweek.com

Sono quattro gli arresti effettuati questa mattina, a San Giorgio a Cremano (Napoli). Secondo quanto si apprende dalle fonti, a finire in manette due uomini e due donne, tutti tra i 40 e i 70 anni, accusati di “tentata rapina e lesioni personali aggravate”. Gli indagati, infatti, sono ritenuti responsabili dell’aggressione perpetrata ai danni della ricercatrice romana, in vacanza a Tortora (Cosenza), che si occupava di cani randagi. Nelle ore di questa mattina, i militari della compagnia dei carabinieri di Scalea, supportati da personale della Compagnia Carabinieri di Torre del Greco (Napoli), hanno dunque dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare per gli arresti domiciliari. Ordinanza, questa, emessa dal gip del Tribunale di Paola (Cosenza) Rosamaria Mesiti, su richiesta della locale procura della Repubblica.

Ricercatrice minacciata e presa violentemente a pugni

L’indagine è stata portata a vanti dai militari della stazione Carabinieri di Praia a Mare (Cosenza), sotto la coordinazione della Procura della Repubblica di Paola, e sotto la direzione del Procuratore Pierpaolo Bruni. Le operazioni hanno cercato di far lue sulla tentata rapina e sulla violenta aggressione perpetrata ai danni di una ricercatrice romana, avvenuta lo scorso 4 agosto. Nel mirino delle indagini sono fine quattro persone: si tratta di due uomini, B.G. e B.C. (rispettivamente di 45 e 72 anni) e di due donne, M.L. e S.A (rispettivamente di 70 e 40 anni).

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Secondo quanto si apprende dalle ricostruzioni fornite dagli inquirenti, la donna (che si era preoccupata di accudire alcuni cuccioli di cani randagi) sarebbe stata dapprima vittima di minacce di morte, estese tra l’altro anche ai suoi familiari e agli animali che aveva curato e portato con sé, con l’intento di affidarli a un’associazione di volontariato. In seguito, si sarebbe verificata una seconda aggressione – questa volta fisica. In data 6 agosto, infatti, mentre era in sella alla sua bici, la donna sarebbe stata bloccata dagli indagati, che l’avrebbero malmenata e avrebbero persino cercato di sottrarle il cellulare. Facendola cadere a terra, gli indagati avrebbero poi continuato a picchiarla, accanendosi con violenza e prendendola a pugni su tutto il corpo.

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La donna è stata trasportata immediatamente in ospedale, dove i medici le hanno prestato tutte le cure del caso e le hanno riscontrato diverse contusioni, ematomi multipli e un trauma cranico. I responsabili sono stati rintracciati grazie alle operazioni di indagine, disposte dalla Procura della Repubblica di Paola ed effettuate dai militari della stazione carabinieri di Praia a Mare. Per tutti e quattro è stato disposto un provvedimento restrittivo.

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