Vaccini, Speranza apre all’obbligo: “Ipotesi concreta”

Il ministro della Salute: “Le scelte vengono fatte nell’interesse del paese, non seguendo le polemiche politiche”

Il governo è alle prese con decisioni che possano evitare che gli ospedali siano nuovamente pieni di casi di Covid-19. Per questo motivo, il governo si sta orientando ad allargare l’obbligo del green pass prendendo sul serio l’ipotesi di rendere obbligatorio il vaccino.

Si va verso allargamento del green pass

In tal senso, il ministro della Salute Speranza ha rilasciato un’intervista a La Stampa di Torino: “La linea del governo è chiara e si andrà in quella direzione. Le scelte vengono fatte sul piano sanitario e nell’interesse del Paese non seguendo le polemiche politiche”. Con questa frase il ministro esclude polemiche politiche e decisioni prese a seguito di posizioni diverse nel governo: Le dinamiche politiche non incidono nelle decisioni del governo, sono troppo piccole rispetto alla posta in gioco. Si lavora seguendo una linea netta, che parte dall’idea che il vaccino è un’arma fondamentale: puntiamo a rendere sicuri i luoghi di lavoro e a incentivare le vaccinazioni”.

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Poi la conferma di un’estensione del green pass in altri campi della vita dei cittadini. Sui tempi, però, non ci sono ancora certezze perchè coinvolgono comparti diversi: “Sui tempi faremo una valutazione – prosegue Speranza – anche perché bisognerà scrivere bene le norme e ci sono vari ministeri coinvolti, a partire dalla Pubblica amministrazione. Ma posso confermare che ci sarà un’ulteriore estensione dell’obbligo di green pass in vari settori. A cominciare da quelli in cui il certificato viene chiesto ai clienti ma non ai lavoratori, come i ristoranti e i bar: un’anomalia che sarà sanata nel più breve tempo possibile. Ho parlato – aggiunge – con i principali leader sindacali e ho trovato un atteggiamento costruttivo e responsabile”, ha detto il ministro.

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Sull’obbligo vaccinale il ministro anticipa che il governo sta valutando questa ipotesi in maniera concreta: “Non abbiamo escluso l’obbligo della vaccinazione. E’ una facoltà che la nostra Costituzione ci offre. È già previsto per tutti gli operatori sanitari: con l’ultimo decreto, anche per i lavoratori non sanitari delle Rsa, dagli amministrativi agli addetti alle pulizie. L’ipotesi dell’obbligo è concreta e resta in campo, valuteremo in base all’andamento della campagna vaccinale e al futuro quadro epidemiologico. La campagna sta andando secondo i piani”, conclude.

 

 

 

 

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