Cocaina a domicilio: a gestire lo spaccio una 25enne con tre figli

Durante le consegne, la 25enne portava con sé anche i suoi tre figli di 1, 2 e 4 anni. Sono state emesse sette misure cautelari, 4 sono in carcere.

La Polizia di Viareggio ha sgomitato una banda di spacciatori guidata da una giovane mamma 25enne. Epicentro dello spaccio la pineta di Ponente di Viareggio. La banda di spacciatori consegnava cocaina «a domicilio» per evitare che i clienti e in particolare quelli tra i più «conosciuti» potessero attirare l’attenzione delle Forze dell’Ordine e far scoprire lo spaccio.

Lo spaccio

Le indagini hanno portato ad emettere sette misure cautelari. Di queste, tre tunisini e un marocchino sono in carcere, per la 25enne sono scattai i domiciliari mentre per due italiani vi è l’obbligo di dimora. Dalle indagini è emerso come la banda raccoglieva le ordinazioni dopodiché avveniva la consegna a domicilio. Le sostanze venivano trasportate in quantità piccole in modo da poterle, eventualmente, giustificare con l’utilizzo per fini personali. Spesso, i clienti lasciavano addirittura i bancomat agli spacciatori per finalizzare il pagamento. A gestire lo spaccio, una mamma di 25 anni che, durante le consegne portava con sé anche i tre figli di 1, 2 e 4 anni.

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Le consegne a domicilio non si sono fermate neanche in periodo di pandemia quando la 25enne diceva di recarsi al cimitero di Viareggio. In un giorno, la coppia riusciva a guadagnare anche fino a 1500 euro e, a volte, i clienti subivano delle intimidazioni in caso di debiti accumulati.

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