Doring Falkenberg, l’ex-nazista e torturatore di Pinochet, arrestato in Italia

Si trovava in vacanza convinto di non essere riconosciuto. Dovrà rispondere di crimini contro l’umanità e dell’omicidio di diverse persone

Era ricercato per crimini contro l’umanità ma era in vacanza in Versilia a Forte dei Marmi: Reinhard Doring Falkenberg, tedesco ed ex-nazista, è stato arrestato dopo 16 anni di latitanza con l’accusa di essere stato il carceriere e torturatore di oppositori del regime di Pinochet.

Negli anni Settanta Falkenberg faceva parte della “Colonia Dignidad” diretta da Paul Schäfer (condannato a 33 anni di carcere per abusi su minori), ovvero di un gruppo di nazisti che risiedevano in Cile dopo avere avevano lasciato la Germania alla fine della guerra per fuggire ai processi. Gli ex-nazisti, alleatesi con il dittatore cileno, avevano creato un centro di detenzione che si occupava di fare scomparire i corpi degli oppositori al regime di Pinochet.

Falkenberg ora si trova in carcere a Lucca con l’accusa di per crimini di lesa umanità per i reati compiuti nel 1976 nella Colonia. Era fuggito dal Cile nel 2005 dopo che il ministero di Giustizia del Paese aveva avviato un’inchiesta sulla scomparsa di tre oppositori: Elizabeth Rekas, Antonio Elizondo e Juan Maino. Si era riparato nuovamente in Germania.

LEGGI ANCHE: Caso Morisi, la versione del modello: “La droga l’ho avuta da lui. Mi sono sentito male e sono scappato”

In questi giorni si era recato serenamente in Italia per una vacanza in pullman organizzata insieme a un gruppo di pensionati tedeschi, come un normalissimo turista, tanto che alla reception dell’albergo ha fornito i suoi documenti convinto di farla franca ancora una volta. “Quando siamo arrivati davanti l’hotel ci aspettavamo una persona diversa. Invece ci siamo trovati di fronte un vecchietto, di oltre 70 anni, abbiamo provato una sensazione quasi di imbarazzo – afferma il dottor Mario Russo, dirigente del commissariato di Forte dei Marmi e vicequestore di Lucca –. In effetti all’inizio abbiamo avuto qualche dubbio che si trattasse della stessa persona segnalata come ricercata in Cile. Abbiamo passato tutta la giornata con lui, confrontando le foto segnaletiche e alla fine in tarda nottata abbiamo avuto conferma e lo abbiamo associato alla casa circondariale di Lucca

LEGGI ANCHE: 17enne dà un pugno a un anziano mandandolo in coma: litigio per un cane

I familiari delle vittime ne hanno chiesto l’estradizione in Cile per subire la pena prevista, la Corte d’Appello di Firenze è chiamata a decidere sul caso. Il ministro della Giustizia Marta Cartabia ha chiesto ai giudici di mantenere la custodia cautelare fino alla decisione.

LEGGI ANCHE: Detergente comprato online in realtà è ‘droga dello stupro’: due arresti

Sta bene, è tranquillo. Ma non capisce perché è stato arrestato, non capisce il motivo per cui si trova in carcere. Afferma la sua innocenza” dice l’avvocato Simona Selvanetti, legale di Falkenberg. “Ho chiesto il rilascio del mio assistito dal regime coercitivo. Ci aspettiamo a breve, forse anche domani, una udienza preliminare dalla Corte di Appello di Firenze nella quale il giudice decida

Impostazioni privacy