Credere alle cose belle | Il Vangelo di oggi Sabato 2 Ottobre 2021

Essere bambini è avere il cuore aperto verso gli altri e le loro necessità, l’umiltà di sapersi bisognosi di aiuto, è credere alle cose belle.

Bambini acqua
Credere alle cose belle | Il Vangelo di oggi Sabato 2 Ottobre 2021 – meteoweek.com

Liturgia di oggi Sabato 2 Ottobre 2021

  • SANTI ANGELI CUSTODI – MEMORIA

Benedite, angeli del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli. (Dn 3, 58)

Prima Lettura

Mando un angelo davanti a te.
Dal libro dell’Esodo
Es 23,20-23a

Così dice il Signore:
«Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino e per farti entrare nel luogo che ho preparato.
Abbi rispetto della sua presenza, da’ ascolto alla sua voce e non ribellarti a lui; egli infatti non perdonerebbe la vostra trasgressione, perché il mio nome è in lui. Se tu dai ascolto alla sua voce e fai quanto ti dirò, io sarò il nemico dei tuoi nemici e l’avversario dei tuoi avversari.
Il mio angelo camminerà alla tua testa».

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale – Dal Sal 90 (91)

R. Darà ordine ai suoi angeli di custodirti in tutte le tue vie.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido». R.

Egli ti libererà dal laccio del cacciatore,
dalla peste che distrugge.
Ti coprirà con le sue penne,
sotto le sue ali troverai rifugio;
la sua fedeltà ti sarà scudo e corazza. R.

Non temerai il terrore della notte
né la freccia che vola di giorno,
la peste che vaga nelle tenebre,
lo sterminio che devasta a mezzogiorno. R.

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie. R.

Il Vangelo di oggi Sabato 2 Ottobre 2021

I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli.
Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 18,1-5.10

In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?».
Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli.

Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me.
Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».

Parola del Signore.

Gesù e i bambini
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Credere alle cose belle | Il commento al Vangelo di oggi Sabato 2 Ottobre 2021

Per entrare nel Regno dei Cieli, Gesù ci dice di tornare, letteralmente di “diventare” bambini. Non ci dice di “tornare” bambini, che è impossibile, ma di diventarci. E cosa significa? Per diventare come i bambini occorre comprendere il valore della purezza, del sapersi sempre meravigliare, della sincerità e del il sapere essere felici per le piccole cose. Essere bambini è avere il cuore aperto verso gli altri e le loro necessità, l’umiltà di sapersi bisognosi di aiuto, è credere alle cose belle.

Non si può descrivere tutta la meraviglia che è e che vive in sé un bambino, ma in particolare riesce a mantenere una caratteristica: una grande fiducia nella vita. Fiducia che non deve mai essere scandalizzata o disprezzata, perché Dio tiene conto di questo.


Il commento al Vangelo di ieri:


“I loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli”: si dice che gli angeli, quando il proprio custodito pecca, abbiano il capo chino e in preghiera. Gesù dice inoltre, nel Vangelo, che gli angeli custodi, che oggi sono festeggiati, ed in particolare quelli dei bambini, contemplano continuamente il volto di Dio.

Questo perché i bambini sono in comunione con Dio, per il loro cuore puro e innocente: diventare come i bambini significa quindi essere in comunione con Dio, essere come Dio ci ha pensato davvero, non contaminati da tante sovrastrutture, ipocrisie e storture del mondo che a volte assorbiamo, o per volontà o perché ci entriamo in contatto.

La spensieratezza e la forma primordiale che Dio ci ha dato e vuole da noi si recuperano coltivando la purezza, tramite la preghiera, i Sacramenti e la carità reciproca. Essa è la semplicità di chi non invidia, ma vive, ama e liberamente esprime ciò che ha dentro il suo cuore, perché non deve nascondere nulla. Chiediamo a Dio questa grazia particolare oggi: di poter diventare bambini, per tornare a vivere davvero.

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