Ama senza dire nulla | Il Vangelo di oggi Martedì 5 Ottobre 2021

La fede a volte, oltre che cieca, è anche “muta” davanti alla meraviglia delle cose di Dio e non chiede ma ascolta, impara e ama senza dire nulla.

Gesù piedi Croce
Ama senza dire nulla | Il Vangelo di oggi Martedì 5 Ottobre 2021 – meteoweek.com

Liturgia di oggi Martedì 5 Ottobre 2021

  • MARTEDÌ DELLA XXVII SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)

Tutte le cose sono in tuo potere
e nessuno può opporsi alla tua volontà.
Tu hai fatto il cielo e la terra
e tutte le meraviglie che si trovano sotto il firmamento:
tu sei il Signore di tutte le cose. (Cf. Est 4,17b-c)

Prima Lettura

I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro.
Dal libro del profeta Giona
Gn 3,1-10

In quei giorni, fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Ninive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore.
Ninive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta».

I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere.

Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Ninive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco, e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani.

Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!».
Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece.

Parola di Dio.

Salmo Responsoriale – Dal Sal 129 (130)

R. Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica. R.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore. R.

Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe. R.

Luce mano Gesù
meteoweek.com

Il Vangelo di oggi Martedì 5 Ottobre 2021

Marta, lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10,38-42

In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.

Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».

Parola del Signore.

Ama senza dire nulla | Il commento al Vangelo di oggi Martedì 5 Ottobre 2021

Incontriamo Marta e Maria quest’oggi, due sorelle che rappresentano l’una la vita attiva e l’altra la vita contemplativa. Marta accoglie con gioia Gesù, ma poi si fa prendere e distogliere dai tanti pensieri della vita. Eppure, “di una cosa sola c’è bisogno”. Cos’è? Quella sola cosa di cui c’è bisogno è Gesù. Ecco che Maria ha trovato Gesù ascoltandolo, rimanendo in ascolto della sua Parola, della sua voce dentro di lei e captando la sua presenza nella sua vita.


Il commento al Vangelo di ieri:


Queste due sorelle fanno pensare alla “parabola del seminatore”, dove Maria potrebbe essere il cuore col terreno buono, che ascolta la parola di Dio e la mette in pratica”, e produce frutto. Il cuore di Marta invece somiglia al terreno con i rovi, cioè dove le ansie e le preoccupazioni per le cose prevalgono sul pensiero di Dio.

Marta inoltre, presa dal desiderio di fare tante cose, – magari anche di fare una bella figura con lui! – si dimentica che Gesù è l’ospite del cuore per eccellenza da “onorare” prima di tutto con quell’accoglienza che è considerazione, premura, mentre invece aspetta da lui che dica agli altri di fare come lei desidera. Quante volte anche a noi capita? Maria in tutto questo rappresenta la fede che, oltre che cieca, è “muta” davanti alla meraviglia di Dio, seduta ai suoi piedi in ascolto come una bambina e non chiede ma ascolta, impara e ama senza dire nulla.

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