Vaccini: Pfizer cala l’efficacia al 47% dopo i primi sei mesi

Lo studio pubblicato dimostra che l’effetto protettivo resta elevato contro ospedalizzazioni e malattia grave, anche causata da Delta

L’efficacia del vaccino contro la Covid-19 sviluppato da Pfizer e BioNtech cala sotto la soglia del 50% circa sei mesi dopo la somministrazione della seconda dose. La conferma arriva da uno studio pubblicato dalla prestigiosa rivista scientifica The Lancet e finanziato dalla stessa Pfizer

Dallo studio emerge anche che il vaccino ha un’efficacia dell’88% nel primo mese dopo il completamento del ciclo di inoculazioni. L’efficacia cala però al solo 47% nell’arco di circa sei mesi. Lo studio riscontra inoltre un’alta efficacia contro la variante Delta del Coronavirus, contro cui il farmaco garantirebbe una protezione del 90%  rispetto ai non vaccinati nel primo mesi, in calo però al 53% dopo appena quattro mesi.

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Secondo i ricercatori, lo studio “sostiene l’alta efficacia (del vaccino Pfizer BioNtech) nel prevenire i ricoveri ospedalieri sino al sesto mese dopo il completamento del ciclo di vaccinazione, anche in un contesto di ampia diffusione della variante Delta“. Questi risultati, concludono gli esperti, sottolineano “l’importanza di aumentare i tassi di vaccinazione in tutto il mondo e di monitorare l’efficacia del vaccino nel tempo per determinare quali popolazioni dovrebbero avere la priorità per i richiami“.

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