La Meloni parla già da leader del centrodestra, cosa farà Salvini adesso “che sono sbarcati gli alieni”?

La Meloni sembra già aver avvertito i suoi alleati dopo i risultati delle amministrative: la leadership del centrodestra appartiene ormai a Fratelli d’Italia

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“E se sbarcano gli alieni? Ci porremo il problema quando sbarcheranno gli alieni, ma penso che non sbarcheranno”. 

Così rispondeva Matteo Salvini a fine maggio interrogato dai giornalisti sulla possibilità che Giorgia Meloni potesse superarlo nei consensi in area centrodestra. Una battuta tagliente ed estrema, quasi a voler ridicolizzare un’ipotesi che già in quel momento invece, era molto concreta. 

Meno di un mese dopo le dichiarazioni di Salvini, Fratelli d’Italia festeggiava il sorpasso nei sondaggi sul Carroccio. Ma non solo, perchè la rilevazione condotta dall’emittente La7 e pubblicata il 28 Giugno 2021, collocava la formazione politica capeggiata dalla Meloni come primo partito in Italia. Un risultato impensabile qualche anno fa. Ma è anche vero che l’ultimo decennio della politica italiana è stato perennemente caratterizzato da cambiamenti improvvisi nelle intenzioni di voto degli italiani, non sempre colti dai sondaggi, come dimostra ad esempio l’exploit imprevisto e impronosticato del Movimento 5 Stelle alle elezioni politiche del 2013. 

Come spiegare questa repentina ascesa di Fratelli d’Italia? 

A discapito oltretutto della Lega, che sembrava ormai lanciata a prendere definitivamente con Salvini la guida del centrodestra relegando il partito della Meloni ad un alleato utile e prezioso, ma tutto sommato minoritario nell’azione politica di Salvini, quantomeno fino al momento in cui non fosse stato possibile avere un governo interamente di centrodestra. Anche in quel caso però, fino a qualche mese fa erano tutti concordi che qualunque cordata avesse portato la destra al governo, sarebbe comunque stata capitana da Matteo Salvini.

È bastato invece meno di un semestre affinché questa prospettiva fosse completamente ribaltata.

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La spinta propulsiva e per alcuni versi, “reazionaria” della Lega è stata infatti gradualmente assorbita dalla politica catanese, che è riuscita a poco a poco a convincere gli elettori di come Fratelli d’Italia fosse il sostituto della Lega nella battaglia nazionalista intrapresa anni fa. Un partito in grado di essere un interlocutore politico credibile con gli altri attori politici avversi, e al contempo in grado di poter rivendicare quella coerenza che alla Lega è gradualmente mancata. Giorgia Meloni insomma rappresenta per molti elettori di centrodestra, una proposta politica credibile, più di Salvini che secondo alcuni, si è forse ormai sporcato di fin troppi compromessi politici che ne hanno snaturato quell’intransigenza su sicurezza e immigrazione, su cui comunque continua a calcare la mano a più riprese, che lo portò al successo. La comunicazione leghista non è certo meno aggressiva di prima, nonostante si trovi all’interno di quella stessa maggioranza di governo a cui chiede continuamente dei “cambi di passo”(Renzi docet) , invocando di continuo un perenne stato di accusa verso l’attuale Ministro degli Interni Lucia Lamorgese, colpevole di una linea troppo soft nella gestione dei flussi migratori secondo il Carroccio. 

La Meloni ha costruito il suo consenso in modo accorto e graduale, con una strategia oltretutto incredibilmente simile a quella adottata da Salvini nel percorso che lo portò ad essere un protagonista assoluto delle elezioni del 2018, risollevando un partito che al momento della sua investitura, gravitava su percentuali infime. Certo, il leader del Carroccio è stato costretto a snaturare la Lega, infrangendo il sogno di autodeterminazione padano in favore di una nuova identità nazionalistica la cui riuscita era tutt’altro che scontata. Non bisogna dimenticare che il Carroccio è riuscito, a quelle elezioni, a prendere voti, non pochi, anche da quel Sud che per anni ha considerato e additato alla stregua di un vero e proprio nemico geografico. 

La Meloni invece partiva già da un’identità politica definita, già calmierata e modernizzata in tempi non sospetti, in grado di parlare senza grosse difficoltà a tutti gli elettori del centrodestra. Si trattava per certi versi soltanto di avere pazienza, anche perchè era  scontato che l’ascesa di Fratelli d’Italia dovesse avvenire anche e soprattutto a discapito della Lega, dando così inizio a un rapporto amici-nemici tra la Meloni e Salvini impossibile da nascondere, per quanto i due provino continuamente a smentire a mezzo stampa, e a fotografarsi in caldissimi abbracci quando l’opinione pubblica insinua dissapori. 

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Guido Crosetto, storico esponente di Fratelli d’Italia, anche se ormai ufficialmente fuori dai giochi politici, non sembra avere dubbi: il futuro della leadership del centrodestra ha un solo nome ed è quello di Giorgia Meloni.  Intervistato in merito ai recenti risultati delle amministrative a Roma, il politico ha spiegato che, seppur al momento la leadership della destra è ancora tripartita, e le elezioni romane in tal senso non hanno “ucciso nessun leader politico” una constatazione è a suo parere doverosa: ‘Se però la guida va a chi ha più consenso, oggi è Giorgia Meloni ad averlo. L’anno scorso lo aveva Salvini, cinque anni fa Silvio Berlusconi”. Crosetto ha poi affermato che non esiste più quella possibilità paventata in passato di poter creare una vera federazione politica tra Lega e Fratelli d’Italia. Un esperimento che però lui non aveva mai approvato: “sarebbe stata negativa per entrambi. Il tema è mettere insieme forze diverse, con peculiarità e sensibilità diverse in una coalizione, non in un partito. Il centrodestra non deve rappresentare solo la destra, ma anche i cattolici, il mondo liberale, i federalisti. Tutti quelli che hanno una visione alternativa alla sinistra”.

La Meloni dal canto suo sta già adesso “monetizzando” i grandi risultati ottenuti in queste elezioni, in particolar modo quel 14 per cento a Latina che avrà un valore strategico in futuro, e un sorpasso sul Carroccio che a Roma ha trovato forse la sua massima espressione. 

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“Chiamerò oggi Salvini e Berlusconi per riconfermare l’impegno da parte di tutti. Serve serrare di più i ranghi adesso che il confronto si polarizza”.

“Serrare di più i ranghi” spiega la leader di Fratelli d’Italia, con dichiarazioni sempre più proiettate a un protagonismo di cui sembra adesso voler rendere consapevole anche i suoi alleati: Fratelli d’Italia è il nuovo cuore pulsante del centrodestra, ed è forse arrivato il momento di prenderne atto.

E lo dovrebbe fare soprattutto Salvini.

A differenza di quanto aveva pronosticato ai giornalisti a fine maggio, gli alieni sono sbarcati sul serio e adesso reclamano la sua testa.

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