Nel Mar della Cina un sottomarino americano si è scontrato contro “un oggetto non identificato”

Un incidente dai contorni misteriosi, che rischia di esacerbare ancora di più le tensioni con la Cina nell’area indopacifica. In un momento oltretutto, in cui lo scontro geopolitico dopo la firma di Aukus, era già molto accesso

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Un incidente che che tutti i media definiscono come “misterioso” e che ha lasciati feriti diversi marinai americani. 

Il quotidiano statunitense Washington Post ha infatti reso pubblico che, nel mar della Cina meridionale, un sottomarina a propulsione nucleare si è scontrato contro quello che per il momento è stato definito come “un oggetto non identificato”. Da quanto si apprende, la collisione si verificata nella giornata del 2 Ottobre 2021. Il quotidiano americano è riuscito a raccogliere la testimonianza anonima di un funzionario della Us Navy. Questi, ha raccontato ai giornalisti che la scelta di non divulgare subito la notizie, è stata fatta in primo luogo per permettere all’equipaggio americano della Uss Connecticut di rientrare a Guam. Il funzionario ha anche riportato che le ferite dei marinai sono lievi e che nonostante i danni, il sottomarino è comunque rimasto in condizioni stabili. La Marina militare degli Stati Uniti ha pubblicato un comunicato, subito dopo l’uscita dell’articolo del Washington Post, in cui ha confermato l’incidente con questo oggetto misterioso, precisando che comunque “l’impianto di propulsione nucleare della Uss Connecticut non è stato interessato e rimane pienamente operativo. L’entità dei danni al resto del sottomarino è in fase di valutazione”. 

La marina americana ha spiegato che lo Uss Connecticut ( questo il nome del sottomarino a propulsione nucleare protagonista di questo scontro) era in quel momento posizionato sul mar meridionale per condurre un’esercitazione, anche abbastanza grande, insieme a Regno Unito e Australia. Una prova militare nell’area indo-pacifica, che dopo la firma del trattato Aukus tra usa, Inghilterra e Australia, ha acquistato un peso geopolitico abnorme. Coincidenza vuole che lo stesso giorno in cui è stata segnalata la collisione, Anthony Blinken, segretario di stato americano, aveva lanciato un appello al governo cinese affinché mettesse ad alcune manovre aree che la Cina stava conducendo lì vicino. 

Il governo di Taiwan teme che la nazione possa essere invasa entro il 2025

La situazione naturalmente preoccupa molto anche Taiwan, e nei giorni scorsi il ministro della difesa taiwanese Kuo-Cheng, aveva dichiarato che il principale timore del suo governo, era che la nazione potessere essere invaso entro il 2025. 

Pechino adesso chiede agli Usa di chiarire se sia stato sversato materiale nucleare

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Immediata la reazione del governo di Pechino che ha chiesto adesso all’amministrazione Biden di comunicare le coordinate e i dettagli relativi a questo incidente. Chao Lijan, ministro degli esteri cinese, ha utilizzato dei toni molto accesi nel commentare l’accaduto, e ha in primo luogo chiesto al governo americano, di chiarire se in quel tratto di mare sia stato sversato o meno del materiale nucleare come diretta conseguenza dello scontro. 

Si tratta di un episodio che si presenta con tutte le caratteristiche di un vero e proprio (o quantomeno potenziale) casus belli, in quanto arriva in un momento in cui la tensione nell’area indo-pacifica con Pechino è alle stelle. Non a casa, Lorenzo Vita, in un articolo dedicato su Inside Over parla di un “episodio rischia però di tramutarsi in un giallo dai contorni da Guerra Fredda. Perché il mistero ha uno scenario particolarmente inquietante, e per questo gli esperti vogliono vederci chiaro. La Flotta del Pacifico ha parlato vagamente di “area indo-pacifica”, che sappiamo per Washington avere un’estensione decisamente ampia, tuttavia i media americani riferiscono che l’area di operazione del sottomarino Uss Connecticut era nel Mar Cinese Meridionale. Un’area estremamente delicato dal punto di vista politico”.

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Il sottomarino danneggiato appartiene alla classe Seawolf, ne esistono solo tre modelli in tutto il mondo

Il sottomarino a propulsione nucleare rimasto danneggiato da questo incidente appartiene a una classe di attacco chiamata Seawolf. Si tratta di prototipi progettati negli anni ottanta quando la guerra fredda era ormai giunta al termine. 

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Anche se inizialmente il piano prevedeva la costruzione di 29 modelli di questa specifica classe, fu proprio la fine della guerra fredda a far diminuire il budget da destinare al progetto, e di prototipi della classe Seawolf ne vennero realizzato soltanto tre. Si tratta di una delle unità militari più potenti mai create dall’occidente, e d’altronde, il loro costo di realizzazione è altissimo. 

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