“Andiamo negli spogliatoi che ti violento”, calciatrice annota insulti e minacce pubblica tutto sui social

Insulti sessisti a Karolina Sarasua García, all’arbitro e a tutto il team dell’Osasuna B: “Violento te e tutta la squadra”. La denuncia pubblica sui social della giocatrice, aperta un’indagine per rintracciare i responsabili.

insulti sessisti a Karolina Sarasua García - meteoweek.com
insulti sessisti a Karolina Sarasua García – meteoweek.com

Karolina Sarasua García, 17enne giocatrice dell’Osasuna B, è stata oggetto questo sabato di ingiustificati insulti, minacce e e volgari appellativi sessisti nel corso della partita di Prima Nazionale che la squadra navarrese ha giocato contro l’SD Nueva Montaña. Secondo quanto viene riportato dai media spagnoli, la giovane calciatrice ha ricevuto, per la durata di 90 minuti, commenti come “vengo negli spogliatoi e ti violento”, “alzati la maglietta e fammi vedere tette e culo” e “violenteremo tutta la tua squadra”. Parole gravissime e disgustose, queste, che la giovane ha avuto la prontezza di annotare e denunciare pubblicamente attraverso i suoi canali social. Aperta un’inchiesta.

“Andiamo negli spogliatoi che ti violento”

A testimonianza di quanto già denunciato dalla giocatrice, anche alcuni suoi colleghi hanno denunciato, attraverso i social network, quanto Karolina è stata costretta ad ascoltare e subire per tutta la partita. Quelli riportati sul web sono soltanto una manciata di una lunga serie di insulti e minacce spregevoli, ingiustificabili e gravissime, con allusioni a possibili stupri e molestie sessuali di ogni tipo – quali “ti si vede il perizoma”, “andiamo negli spogliatoi che ti violento”, e altro ancora.

LEGGI ANCHE: Roma, è caos sulla Laurentina: “C’è un toro che passeggia sulla carreggiata”

A raccontare quanto accaduto è anche l’atto arbitrale firmato da Lucía Fernández Luna, che spiega di come “durante il secondo tempo ho notato la presenza, fuori dal campo, di 5 ragazzi sulla recinzione nella zona di centrocampo, dietro il mio assistente numero 2. Almeno uno di loro indossava la tuta con lo stemma della squadra locale, SD Nueva Montaña. Si sono rivolti sia alle giocatrici che a me personalmente con commenti offensivi durante tutta la partita. Alla fine del match, poi, il delegato della squadra ospite, insieme alla giocatrice numero 9, Karolina Sarasua García, hanno esposto le loro lamentele parlando di mancanza di rispetto e riportando i termini esatti con i quali il gruppo si era a noi rivolto”.

LEGGI ANCHE: Napoli, rapina al ristorante: banditi puntano fucili contro bambini. Borrelli: “Tolleranza zero” [VIDEO]

Alla luce di questo spregevole accaduto, supporto e vicinanza sono arrivati da tutto il mondo sportivo – e non solo – sia a Karolina Sarasua García che a tutta la sua squadra. “Grazie mille a ciascuno di voi per aver dedicato un po’ di tempo per supportare me e la mia squadra“, ha scritto la calciatrice su Twitter. “Vi siamo grati e speriamo che ciò che abbiamo vissuto non accada più a nessun altro”, ha poi concluso. Anche la squadra dell’Osasuna, attraverso gli stessi social, non ha tardato a manifestare “il suo rifiuto dei commenti ricevuti da uno dei giocatori dell’#OsasunaFemB nella partita giocata questo pomeriggio”, mentre ha voluto “ringraziare SD Nueva Montaña per il sostegno alla sua atteggiamento esemplare per quanto accaduto”. Il presidente del Nueva Montaña, infatti, si è schierato subito dalla parte delle giovani calciatrici, mettendo a disposizione della polizia anche il materiale video della gara, così da poter individuare il prima possibile tutti i responsabili.

Impostazioni privacy